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ATTUALITA' ULTIMISSIME in
EVIDENZA
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Qui di seguito sono indicati i titoli degli
argomenti
e delle pagine in EVIDENZA.
Per
visionarle basta cliccare sull'argomento prescelto.
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...... del GIORNO
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PONTE DI GENOVA

Abbiamo letto e prolissamente sentito che,
“…. a quasi due anni dalla tragedia del crollo del Ponte Morandi
del 14 agosto 2018, è stato inaugurato il nuovo viadotto sul
torrente Polcevera, denominato Ponte “Genova San Giorgio”. La
cerimonia è avvenuta, in forma palesemente discreta, alla
presenza delle cariche più alte dello Stato fra cui il
Presidente della Repubblica e il Presidente del Consiglio.
Abbiamo letto, altresì, che trattasi di “….un’opera mirabile
frutto del genio italico, di una virtuosa collaborazione tra politica,
amministrazione locale, impresa e lavoro, la dimostrazione che il nostro
Paese sa rialzarsi, sa tornare a correre”, per come ha detto il Presidente
del Consiglio, prima di tagliare il nastro
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SOS ITALIA -
MOLTE PROMESSE E POCHI FATTI
Qualche lustro addietro, esattamente nel
1939 - pochi mesi prima dell’inizio della 2° guerra mondiale -
Renato Rascel compose, musicò e con la sua voce coinvolgente
cantò quel famoso brano che ironicamente preannunciava “…. è
arrivata la bufera, …. è arrivato il temporale, …. chi sta bene
e chi sta male, ….. e chi sta come gli par …” , mentre …“nel …
morbido lettino” ….. “dorme placido Pierino”.
Se oggi l’indimenticabile Rascel fosse ancora presente fra noi,
non avrebbe certo la necessità di modificare il senso dei suoi
versi d’allora. Alla luce di ciò che sta accadendo nelle alte
sfere della politica italiana, nella fossa dei leoni degli
infidi partiti, nelle disorganiche Istituzioni di riferimento,
nei meandri della incurabile burocrazia, il sottinteso
significato della citata canzone appare estremamente confacente
alla attualità che ci stanno facendo vivere molti
“onorevolicchi” di turno e qualche Professore - avvocato in
trasferta.
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ISTITUZIONI, PARLAMENTO
e
AMMIRAGLI.
Giorni or sono, del tutto casualmente, mi sono imbattuto nel
filmato YOUTUBE - datato 30 luglio 2019 - riguardante
l’audizione del nuovo Capo di Stato Maggiore della Marina
Militare, Ammiraglio di Squadra Giuseppe Cavo Dragone,
nell’ambito delle Commissioni congiunte Difesa Senato e Camera.
Audizione che avrebbe dovuto esporre le linee attuali e
programmatiche del complesso e dispendioso comparto della Marina
Militare.
Ho ascoltato con interesse sia le alquanto lacunose note
introduttive dell’Ammiraglio Cavo Dragone che i successivi
stereotipati interventi di alcuni degli illustri onorevoli (i
presenti erano ben pochi, meno di una decina) iscritti a
parlare. Questi ultimi, di massima, hanno dato dimostrazione di
scarsa specifica competenza e men che meno di capacità di
analisi, oltre che di una qualsivoglia forma di concreta
attitudine critica, indagatoria o propositiva.
Si sono susseguiti, dall’una e dall’altra parte, discorsi
ridontanti e poco esplicativi che non hanno certo focalizzato
l’odierno quadro complessivo della Marina Militare, atteso che
esistono, oltre che parecchie luci - passate e recenti - anche
non poche ombre. La Marina Militare è una importante e primaria
realtà nazionale che andrebbe rivisitata a fondo in relazione ai
normali compiti istituzionali e costituzionali e alle
realistiche, ipotetiche e un po’ fantasiose probabilità
d’impiego. Molti ritengono, peraltro, che in ogni caso andrebbe
riequilibrata - se non proprio ridimensionata - in relazione ai
previsti esorbitanti “piani di spesa”, chiaramente stridenti con
le notorie difficoltà di bilancio che hanno condotto la Nazione
ai margini di un pericolosissimo baratro economico e sociale.
E’ evidente, invece, che nelle alte sfere politiche e di
comando, oltre che nell’ambito di taluni gruppi lobbistici
facenti capo a manager industriali, si corre dietro a “programmi
di ammodernamento” parecchio impegnativi e abbondantemente
sperequati rispetto ad altre Nazioni con bilanci e PIL di gran
lunga migliori del nostro (Nota 1).
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AUDIZIONE PARLAMENTARE
DEL CAPO DI STATO
MAGGIORE DELLA MARINA.
30 luglio 2019 - L’ammiraglio di squadra Giuseppe Cavo Dragone,
nel corso dell’audizione presso le Commissioni congiunte Difesa
di Senato e Camera sulle linee programmatiche della Marina
Militare ha dichiarato che l’area del Mediterraneo allargato
costituisce il primario interesse per la Marina Militare
Italiana, per il numero di sfide e opportunità che presenta.
Rilevando il ruolo fondamentale delle Sea Lines of Communication
(SLOC), Cavo Dragone ha messo in evidenza anche le misure prese
nello scenario internazionale e del Mar Mediterraneo da altri
paesi negli ultimi anni.
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2 giugno - FESTA DELLA
REPUBBLICA
PARATA
MILITARE AI FORI IMPERIALI
Continua a
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Spending review all’italiana
Abbiamo letto da qualche parte che parecchi pseudo scienziati al servizio
del potere politico, affermano che “questo procedimento (spending review)
serve ad analizzare il come e il quanto della spesa pubblica, ai fini di
scoprire se ci sono sprechi o casi di inefficienza”. Detti soloni, votati
alla scienza del dire molto per non dire nulla, ci fanno sapere che
“principio dell'operazione in linea teorica è quello di identificare spese
che non contribuiscono a raggiungere gli obiettivi che sono stati affidati
alle diverse amministrazioni o che li raggiungono solo in maniera
inefficiente, a fronte di spese molto più alte del necessario”. Si può anche
leggere che “le norme di finanza pubblica e quelle di gestione della spesa
pubblica servono ad analizzare e individuare eventuali modalità o strumenti
di miglioramento della gestione e del controllo”
Pur convinto che fra il dire e il fare c’è di mezzo il mare delle menzogne
politiche, delle trappole burocratiche, delle turlupinature cosmiche in
danno dei cittadini onesti che pagano le tasse, delle varie malversazioni,
pubbliche e private, alla Al Capone, non credo che occorra fare riferimento
ad un certo Jacques de La Palice (più comunemente inteso come Lapalisse) per
comprendere le evidenti verità (appunto lapalissiane) che traspaiono dalle
frasi citate. ....
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Genova – Ponte MORANDI -
Ennesima tragedia Italiana
E’
del tutto superfluo rifarsi ai particolari del crollo del Ponte ”Morandi” di
Genova. Se ne è tanto parlato e sparlato, discusso magari impropriamente o
polemicamente, chiacchierato strumentalmente in TV per riprovevoli fini
esibizionistici o di cassetta. Il tutto come da innata abitudine. Ognuno ha
detto la sua e non sono mancate le consuete insulse disquisizioni di chi usa
Facebook o altri network per ostentare il proprio io. La solita pietra
buttata a casaccio nel putrido stagno della ciarlataneria da baraccone. E’
incorreggibile l’invereconda improntitudine di questi signori web
dipendenti.
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CIVILTA’ ALLO
SBARAGLIO.
Un pericolo
PER l’intero Pianeta.
di Augusto
Lucchese
Sono parecchi i ciarlatani da fiera, gli inutili parolai, gli
inqualificabili perditempo delle varie reti di
social network, gli
ingordi consumatori di “minuti smartphone” che, in uno ai molti farisei
vanagloriosi e formalisti, contribuiscono, in gran misura, a formare il
quadro d’insieme di un certo deteriorato ambiente sociale. L’ingordigia, la
furbizia, la corruzione, il falso perbenismo, la rinuncia a perseguire seri
principi di risanamento morale della società e di rilancio dei valori
comportamentali dei singoli, rappresentano, per altro verso, la friabile
base su cui è costruito il tempio dell’ambigua globalità consumistica. Una
sorta di insita tendenza a privilegiare il fatuo e caduco mondo
dell’apparenza rispetto alla concreta interiorità dell’esistenza.
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Razzismo,
immigrazione
clandestina,
xenofobia,
nazionalismo. di Augusto
Lucchese
In
questi ultimi tempi, televisione e stampa hanno dato e seguitano a dare
parecchio risalto alla cronaca ed alle convulse diatribe politiche e di parte
riguardanti il grave e dilagante fenomeno dell’immigrazione e, quindi, del “razzismo”
e della “xenofobia” esasperata.
Ma
cosa si nasconde dietro i citati odiosi termini virgolettati che, oltretutto,
riportano alla memoria il ricordo di esecrabili delitti di massa consumati
con spietata ferocia nel corso dei secoli, in vari momenti storici? Leggi
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I MIGRANTI

Come
uccelli sospinti dai venti,
cambiano
paese,
alla
ricerca di un futuro.
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Palazzo Presidenza e
Direzione Generale Cassa di Risparmio V.E. – Palermo
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Anni ‘90 -
CRISI
DEL SISTEMA CREDITIZIO IN SICILIA
Il
sistema creditizio nazionale, uscito fuori dall’infausto lungo periodo di
letargo causato dagli avvenimenti bellici 1940-1945, dovette affrontare
giocoforza, ripartendo quasi da zero, i gravi problemi della ricostruzione.
Prima d’ogni cosa il rigurgito della mostruosa inflazione che aveva distrutto
il valore della moneta, che aveva depauperato le risorse finanziarie del
sistema produttivo e che aveva falcidiati i risparmi delle
famiglie. ....leggi tutto
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“SPEREQUAZIONE
DEL SISTEMA CREDITIZIO
IN SICILIA”
L’odierno
squilibrio del sistema creditizio siciliano scaturisce dalle seguenti
considerazioni:
• Circa il 70% del mercato bancario isolano è sotto controllo di gruppi
creditizi aventi sede legale e operativa in altre Regioni italiane;
• il fatto influisce parecchio sull’andamento dell’economia siciliana sia per
la difficoltà di accesso al credito che per le remore burocratiche e
amministrative riguardanti i criteri parecchio restrittivi e discriminatori
nei confronti degli operatori siciliani; ......leggi
tutto
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Commissione
parlamentare d’inchiesta sulle Banche.
Pungenti riflessioni.
Corre l’anno di grazia 2017 ma sembra che dalle parti del Parlamento italiano
il tempo si sia fermato a qualche lustro addietro.
Il varo della Commissione d’inchiesta sulle Banche (o sul sistema creditizio
e finanziario più in generale, ivi compresa la CONSOB) è stato deciso con
molto ritardo. Peraltro a fronte di multiformi dubbi e incertezze.
Se le Istituzioni democratiche della Nazione avessero funzionato a dovere
(senza condizionamenti lobbistici, di gruppi di potere o degli inaffidabili
Partiti politici) detta Commissione d’inchiesta avrebbe dovuto essere
istituita già negli anni ‘90, quando a vario titolo regnavano i vari Amato,
Ciampi, Berlusconi, Dini, Prodi e non ultimo l’amletico D’Alema. Erano gli
anni in cui non s’era ancora spenta l’eco di Craxi, di De Mita, di Andreotti,
di Forlani, mentre sull’ambito trono di Governatore della Banca d’Italia
s’erano succeduti lo stesso Ciampi, Fazio e Draghi. Peraltro, sia Ciampi che
Dini avevano già ricoperto, dal 1978 al 1994, l’incarico di Direttore Generale
della importante, complessa e autonoma struttura cui è demandato il compito
di sovraintendere e vigilare sul sistema bancario
nazionale. leggi tutto...
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LA
SCENEGGIATA DELLE ELEZIONI REGIONALI
Parte terza
Come volevasi dimostrare il “laboratorio” (o
“banco di prova) delle elezioni regionali in Sicilia s’è chiuso con un
risultato parecchio preoccupante. Non tanto per i politici di professione o
acquisiti, non tanto per i partiti delle “divisioni” o delle turlupinature
più o meno palesi, ma sicuramente per quella parte della Sicilia che ancora
spera in un “ravvedimento operoso” dei suoi nuovi tiranni pseudo democratici.
Solo apparentemente e numericamente (ma non idealmente), è risultato vincente
il minestrone del centro destra, un instabile agglomerato di nemici-amici
d’ogni specie e razza, uniti solo dalla velleità utilitaristica di
conquistare ad ogni costo le stanze dei bottoni di Palazzo dei Normanni. Tale
conquista è frutto del 39.8% del 46,7% della affluenza alle urne, pari ad un
18,4% degli aventi diritto al voto, porterà a Sala d’Ercole la risicata
quanto insicura e parecchio frazionata maggioranza di 36 “onorevolicchi”
targati centro destra. leggi tutto...
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La buffonata delle
elezioni regionali in Sicilia.
La calata degli avvoltoi.
La Sicilia, tanto
per cambiare, assiste passivamente alla sceneggiata dell’ingannevole
compromesso tramato in quel di ARCORE a base di pseudo “indignati” (ARMAO),
di vetero fascisti (?) (MUSUMECI), d’indegni siciliani nelle vesti
d’asserviti “pro-consoli” (MICCICHE’). Il tutto con la regia, non tanto
occulta, del redivivo BERLUSCONI, sempre baldanzoso e invasivo pur se non
ancora legalmente reintegrato nel godimento dei diritti politici; è tuttora
in attesa, infatti, dello sperato proscioglimento dagli esiti delle condanne
subite, a parte i processi in corso d’opera; ....leggi tutto
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La
buffonata delle elezioni regionali
- capitolo secondo -
(….segue)
Chissà a quale altro indecoroso spettacolo dovremo ancora assistere prima che
giunga il fatidico 5 novembre. La sceneggiata in corso è ben poca cosa
rispetto a ciò che potrebbe accadere in base ai “copioni” più o meno
ingannevoli ideati ed elaborati dagli ambigui esponenti di punta dei partiti
e dei variegati gruppi “civetta” artatamente posti in essere. .....leggi tutto
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"LAUDATO
SI'
ENCICLICA SULLA CURA DELLA CASA COMUNE
"In
larga parte è l'uomo che prende a schiaffi la natura, continuamente. Noi ci
siamo un po' impadroniti della natura, della sorella terra, della madre terra.
Un vecchio contadino una volta mi ha detto: 'Dio perdona sempre, noi gli
uomini - perdoniamo alcune volte, la natura non perdona mai', se tu la prendi
a schiaffi lei lo fa a sua volta. Credo che noi abbiamo sfruttato troppo la
natura".
Papa Francesco, con la Sua consueta bonomia ma con la incontestabile forza
morale e spirituale che gli deriva dal non essere sottomesso al formalismo
(anche diplomatico), alle apparenze, al materialismo consumistico (certamente
contrastante con Sua formazione francescana), ....leggi tutto
di Augusto
Lucchese
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ELOGIO DELLO STUPIDO
dal libro
L'IMMORALE
TESTAMENTO DI MIO ZIO GUSTAVO
di Tom Antongini (BMM - 1951)
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truffa delle pensioni - mancata rivalutazione
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