Ieri, spigolando sul WEB, mi sono imbattuto nell'amena
recensione di un libro "d'epoca" che desidero condividere con
gli amici, sperando di fare cosa gradita.
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ELOGIO
DELLO STUPIDO
dal libro
L'IMMORALE TESTAMENTO DI MIO
ZIO GUSTAVO
di Tom Antongini (BMM - 1951)
Nota dell’estensore della recensione:
….. “Tom Antongini, è utile ricordarlo, fu per quarant'anni
segretario di Gabriele D'Annunzio e suo biografo. Molto nota la
sua Vita segreta di Gabriele d'Annunzio.
Sarà ormai chiaro ai lettori di questo blog che pur amando
enormemente curiosare tra gli scaffali delle librerie, ormai
prediligo le bancarelle di libri usati, essendo le librerie
diventate dei supermercati per soli best seller.
Fortunatamente di libri vecchi ne ho moltissimi e razzolo tra
quelli.
Da bambino trovavo attraente la copertina di questo libro, da
adolescente ero attratto da quella promessa implicita nel titolo
di contenuto immorale, da adulto avevo altro da leggere e il
volume non era nella mia disponibilità, ora me lo ritrovo
insieme al suo compagno di scaffale (I codicilli di mio zio
Gustavo BMM - 1954) in uno scatolone di libri avuto in deposito
permanente.
Zio Gustavo, nell'effige di copertina, col suo monocolo, sembra
ammiccare al fatto che ormai essendo coetanei, nulla impedisce
che io possa iniziare quella lettura così a lungo procrastinata.
Il primo elemento che si evidenzia nella lettura, è la grande
leggerezza di scrittura e di pensiero, in seguito traspare, ma
senza mai assumere toni pedanti, i principi della filosofia
epicurea: in tono scherzoso e paradossale ripropone giudizi e
temi cari a l'Orazio delle satire.".....
ELOGIO
DELLO STUPIDO
…. “Gli stupidi, checché ne
dica la gente, sono una tra le grandi istituzioni umane. Il
commercio intellettuale con gli stupidi è la cosa più riposante
che esista al mondo. Io, diceva mio zio, dopo aver parlato
un'ora con uno stupido, mi sento sollevato, fresco, lieto come
se avessi fatto una bella passeggiata. E quante passeggiate di
questo genere ho fatto nella vita! Lo stupido è una valvola di
sicurezza: è sempre a vostra disposizione, come un bar pronto,
ad ogni angolo di strada, a ristorarvi gratuitamente. Se un uomo
intelligente ed erudito con la sua pesante conversazione vi ha
ridotto in fin di vita, lo stupido con quattro considerazioni
cretine, vi rimette in piedi in un batter d'occhio. Amare gli
stupidi vuol dire amare il genere umano perché essi ne
costituiscono l'enorme maggioranza e ne assicurano quindi la
continuità.”…..
commento:
…. “Ho scoperto Tom Antongini quando se
ne andò, nel 1967. Avevo 9 anni, allora, e Antongini sembrava
già negli anni Sessanta un personaggio di un'altra epoca. In
qualche modo venne fugacemente "riscoperto" proprio in occasione
della sua morte. E leggendo alcuni articoli di rotocalco
dedicati al "segretario di D'Annunzio" feci la sua conoscenza
(sono stato un lettore assai precoce e piuttosto disordinato).
Mi conquistò col suo epitaffio: "Qui giace Tom Antongini,
seccatissimo di dover morire". Qualche giorno fa ho finalmente
trovato "L'immorale testamento di mio zio Gustavo" proprio su
una di quelle bancarelle di libri usati che il nostro garbato
blogger e il sottoscritto adoriamo. Oggi Antongini sarebbe
giudicato dai soliti barbassori "politically incorrect".
Francamente - come direbbe Rhett Butler - me ne infischio. E mi
godo la sua graffiante intelligenza e il suo sprezzo del pensar
comune.”….
Giovanni Capozzi - 24 gennaio 2011
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