* Home

* Scrivi

 

               La buffonata delle elezioni   regionali
   - capitolo secondo -

(….segue)


Chissà a quale altro indecoroso spettacolo dovremo ancora assistere prima che giunga il fatidico 5 novembre. La sceneggiata in corso è ben poca cosa rispetto a ciò che potrebbe accadere in base ai “copioni” più o meno ingannevoli ideati ed elaborati dagli ambigui esponenti di punta dei partiti e dei variegati gruppi “civetta” artatamente posti in essere.
Ma la cosa più stomachevole è rappresentata dal fatto che parecchi dei cinici artefici e protagonisti di questa nuova allucinante “disfida” (poco cavalleresca, in verità), mirata alla conquista di “sala d’Ercole” e di “palazzo d’Orleans”, non sono SICILIANI.
Sono personaggi di più o meno apprezzabile caratura che, di massima, risiedono e gozzovigliano altrove, controllano e gestiscono alquanto spregiudicatamente centri di potere e, di fatto, poco o nulla hanno a che vedere con le impellenti occorrenze della martoriata Sicilia. Purtroppo, però, s’arrogano ugualmente la facoltà d’interferire sfacciatamente nella vita sociale, amministrativa e politica dell’Isola. Sono personaggi che palesemente hanno perso di vista la dignità dei sani comportamenti e del buon senso. Sono personaggi che strumentalmente muovono le fila dei numerosi vassalli “marionetta” (idealmente traditori, quando non conniventi) intruppati in un novello “esercito di Franceschiello”. La loro fede non è di certo l’amore spassionato per la Sicilia ma è solo l’aspirazione alla conquista del potere attraverso cui sperano di inserirsi, a titolo privilegiato, nella spartizione dei succosi proventi e benefit scaturenti dalla gestione del pur disastrato Ente Regione che, malgrado lo stato di conclamato “default”, rimane una buona mucca da mungere. Non importa se, poco dignitosamente, governeranno in forza di una rarefatta manciata di voti, considerato che oltre il 50% degli elettori diserta sistematicamente le urne, quasi per dare vita ad una forma di protesta occulta.
Non è il caso – anche perché la lista sarebbe troppo lunga – di fare nome e cognomi. Basta e avanza leggere i giornali e seguire le varie TV nazionali e locali - oltre i più disparati siti “on line”- che quotidianamente si dilettano ad ammannire esilaranti notizie, in uno alle più sconce “cronache”, circa la blasfema lotta elettorale ingaggiata nelle piazze e nei quartieri dei centri abitati dell’Isola, oltre che nei teatri di posa del mercenario mondo televisivo. Senza dire del fiume d’inchiostro che giornalmente scorre nelle linotype della carta stampata e nei tecnicizzati laboratori ove s’approntano costosissimi manifesti, volantini e facsimili, d’ogni formato e qualità.
Ma chi foraggia tutto ciò? Solo gli addetti ai lavori potrebbero dirlo, ma l’atavico spirito d’omertà o il tornaconto personale non permettono loro d’esternare la verità.
Per qual motivo, chi di dovere, non s’adopera, responsabilmente, per controllare le fonti più o meno lecite delle rilevanti risorse finanziarie utilizzate, senza risparmio, per soddisfare i multiformi oneri della “campagna elettorale”?
L’occhio indagatore dovrebbe essere indirizzato su parecchi passaggi, talvolta in nero, di consistenti somme di denaro più o meno pulito, sulla conseguente evasione di tributi e IVA, su robuste regalie esentasse, su contributi generosamente elargiti, a fini elettorali, con denaro pubblico, ecc.ecc.
Alla fine cosa rimane al cittadino qualunque che non s’è fatto irretire dal canto delle leggendarie “sirene”, oggi impersonatesi nei vari imbonitori politici di lungo corso o di piccolo cabotaggio?
Nient’altro che essere giornalmente tartassati dalle roboanti “dichiarazioni” di presunti salvatori della Patria, dalle innumeri “promesse” che poi non saranno mantenute, dalle esagitate e talvolta scurrili diatribe concorrenziali degli edonistici concorrenti che si disputano il tappone finale dell’ultimo “giro elettorale di Sicilia”, magari senza maglia d’appartenenza partitica, quali tornacontistici transfughi da una squadra all’altra o semplici “portatori d’acqua” a seguito di meditata rinuncia allo sprint.
Ma il guaio maggiore che, in base agli odierni “sondaggi”, molto presumibilmente pioverà addosso ai siciliani, sarà quello di trovarsi ad avere un “comandante in capo” che, non disponendo di un proprio esercito, non potrà fare altro che sottostare agli ordini che perverranno dall’alto e agli impegni compromissori prima stipulati. Pena l’allontanamento dalla “panchina”, se non proprio l’estromissione dal campionato.
A completamento della confortante prospettiva che potrebbe emergere quando il quadro della nuova “dirigenza” apparirà nella sua nebulosa completezza, si deve dare spazio ad un “vice capo” solo apparentemente “indignato” e di una folta “squadra” di gregari “nominabili” in pectore a fronte della bambinesca presunzione di ritenerli pseudo tecnici o taumaturghi. Nella realtà trattasi, di massima, d’improvvisati e opportunisti tuttofare, magari di origine toscana, romana, ferrarese o milanese, che in taluni casi non risiedono neppure in Sicilia. Bontà loro, considerano l’Isola di Trinacria un semplice “laboratorio”.
Dalla cronaca giornalistica e televisiva traspare che  costoro, un po’ tutti, sebbene in tempi diversi e talvolta con modalità conviviali degne di un rigurgito principesco, hanno dovuto superare, in quel di Arcore, preventivamente o a posteriori, il “test convenienza”. Altri, più alla mano, sono dovuti andare a Canosa per prostrasi e dichiarare obbedienza ai riconosciuti “papi” delle varie confessioni politiche o pseudo tali.
Molti pensano che al peggio non c’è fine e che bisogna accontentarsi del “male minore”. Fortunati mortali o il solito “pecorume” (di badogliana memoria) che ad ogni tornata elettorale si lascia strumentalizzare?
Se, in definitiva, questa è la faccia migliore della democrazia all’italiana, sono ben poche le speranze che rimangono al fine d’evitare di dovere ripetere con Dante …. “hai serva Italia di dolore ostello…..ecc. ecc.”
30 settembre 2017 www.ethosassociazione.com > EDITORIALE LUAU


 

 

Ass. Socio-Cult. «ETHOS - VIAGRANDE»
Presidente Augusto Lucchese
e-mail: ethosassociazione@alice.it