* Home

* Scrivi

 Rubrica

 

Mario Guzzardi

mario.guzzardi@teletu.it

(Curriculum)

 

In ricordo dell’ ITAVIA
che cessò di volare alle 19:40 di mercoledì 10/12/1980,
e dei suoi 1.000 dipendenti.


------------------
(Testo liberamente tratto dal sito web: http://www.noidellitavia.it/176334376 - Storia di come la vigliaccheria politica e l’idiozia sindacale possano distruggere un’azienda e la famiglia che la gestisce.)
------------------


La società, "Società di Navigazione Aerea" fondata nel 1958, nel 1962 prese il nome di "Aerolinee Itavia S.p.a." trasferendo la propria sede operativa dall'aeroporto dell'Urbe (LIRU) a quello di Ciampino (CIA-LIRA). leggi tutto

 

 

 


I 10 comandamenti

 


Premessa


Si potrebbe sostenere che dimostro molta presunzione a voler criticare o semplicemente esprimere giudizi su 10 ‘regole’ considerate per millenni come il fondamento dell’etica universale da milioni di esseri umani sparsi in tutto il mondo.
In altri tempi questo tentativo mi avrebbe fatto rischiare il rogo e purtroppo ancora oggi certe credenze religiose integraliste continuano ad ammazzare e denigrare tutti quelli che la pensano diversamente.
Credo che non ci sia nulla di peggio al mondo, nel campo delle idee, di coloro che sono
certi di essere nel giusto e che quindi rifiutano e combattono perfino la semplice espressione di ogni parere contrario.
Non esiste argomento che non possa essere soggetto di critica o di discussione. Basta solo farlo con rispetto per chi la pensa diversamente, senza denigrare o condannare ed affermando che si tratta di opinioni personali o di semplici spunti di riflessione, destinati a coloro che cercano di ragionare con la propria testa e che rifiutano di accettare affermazioni altrui, di chiunque, a scatola chiusa.
Credo non esiste nulla di indiscutibile ed anche la ‘sacralità’ è discutibile, nella misura in cui quello che è sacro per milioni di persone non lo è per altrettanti milioni e viceversa.


IO SONO IL SIGNORE DIO TUO


1 - Non avrai altro Dio all’infuori di me
Mi sembra che certe affermazioni hanno un senso se fatte a voce ma quando sono scritte perdono di significato. Se dico: oggi, ieri, domani, senza aggiungere una data, sto facendo affermazioni senza senso, perché nessuno può capire di che cosa sto parlando. Così se trovo scritto: “Io sono tuo fratello” non ho nessuna garanzia che quelle parole le abbia scritte davvero mio fratello, a meno che non ne conosca la calligrafia e le abbia scritte a mano. Con questo primo comandamento, evidentemente Mosè voleva dare forza alle Tavole della Legge di Israele e ci riuscì solo in un secondo tempo, tanto che dovette salire di nuovo sul Monte Sinai e pregare il suo Dio1 di scolpirle un’altra volta.
Mi sembra evidente che le tavole le ha scolpite Mosè e che Dio quindi non c’entra niente, anche se può avergliele ispirate, almeno per chi crede in Dio, nel Dio di Israele. Naturalmente questa è semplicemente la mia opinione, senza pretesa di affermare alcuna ‘verità’.
“Non avrai altro Dio all’infuori di me” ha certamente un significato profondo: basta solo mettersi d’accordo sul termine e quindi sul concetto di Dio: per i credenti, cristiani o musulmani, Dio è una entità reale sicuramente pensante e cosciente di sé, che ha creato e governa l’Universo, con poteri e conoscenze illimitate. Dio è il “perfettissimo” per antonomasia; nulla e nessuno è più grande di lui, ovviamente non in senso fisico ma in senso morale. Per i miscredenti, invece, Dio può essere un concetto astratto, rappresentato a seconda delle opinioni e delle epoche storiche, dalla Bellezza, dalla Virtù, dalla Scienza, dalla Sapienza, dalla Tradizione, dal Nazionalismo, ecc. Nell’identificazione di questo Dio c’è l’idea di qualcosa di grande che sovrasta l’uomo in senso laico e gli dà una ragione di essere ed una meta da perseguire.


1 In maiuscolo per rispetto verso i credenti.

 

In questo senso, per quanto mi riguarda, questo comandamento dovrebbe essere fondamentale nella vita di tutti gli uomini. Ciascuno dovrebbe sentirsi una piccola parte di qualcosa enormemente più grande, con finalità universali da cui egli stesso finirà per beneficiare.


2 - Non nominare il nome di Dio invano


Evidentemente questo comandamento dovrebbe essere rispettato soprattutto dai credenti e non posso non notare che sono proprio loro che lo violano continuamente parlandone ad ogni piè sospinto.
I laici come me riescono a vivere benissimo senza pensarci quasi mai, anche per settimane o per mesi, almeno nella accezione del Dio-persona. L’altro dio, quello concettuale di cui sopra, sarebbe bene pensarlo spesso per adeguare sempre il proprio comportamento alle proprie personali regole di vita ed ai principi che tutti dovremmo avere.


3 - Ricordati di santificare le feste


Anche questo come il precedente si riferisce soprattutto ai credenti. Mi sembra quindi assurdo che molti pseudo-cattolici non vanno mai a messa la domenica ed affermano di essere “cattolicinon-praticanti”. Mancare sistematicamente ad uno dei comandamenti non mi sembra proprio accettabile, dal loro punto di vista. Come al solito, soprattutto forse per molti italiani, mi sembra un puerile tentativo di volere stare con un piede in due scarpe.

 


4 - Onora il padre e la madre


Questo comandamento mi trova in totale disaccordo. Non credo che ci sia nulla da onorare.
Qualcuno arriva a sostenere che i genitori non si giudicano. Io invece credo che non c’è nessuno al di sopra di ogni sospetto e che tutti debbono essere soggetti al giudizio ed all’eventuale condanna per le loro malefatte, non solo nei tribunali penali ma anche dalle oneste opinioni e dal giudizio imparziale, soprattutto di quelli che li hanno subiti e li hanno amati.
Non mi sembra che essere genitori sia un merito. È semplicemente una situazione di fatto. Spessissimo la nascita di un figlio/a non è neanche voluta né programmata anche se poi, quando arriva è accolta con un certo entusiasmo e nemmeno sempre.
Credo che i bambini ripaghino subito quello che ricevono dai loro genitori e che comunque i genitori saldano ai figli un debito contratto a loro volta con i propri genitori. È una specie di “catena di Sant’Antonio” in cui ripago a qualcuno ciò che mi è stato dato da altri.
Ricordo benissimo quando avevo occasione di tenere i miei figli piccoli fra le braccia. Era una sensazione di purissima felicità, paragonabile e forse superiore a quella che si prova quando si tiene fra le braccia la persona amata nel rapporto di coppia, etero o mono sessuale. Per quanti sacrifici io possa aver fatto per allevarli, mi hanno ampiamente ripagato con la loro stessa presenza, le loro dolcissime moine e la loro tenerezza. Pretendere una ulteriore ricompensa sarebbe un assurdo sopruso ed una sopraffazione.
C’è poi il problema del rispetto. Fra adulti, anche nel rapporto genitori-figli, non c’è bisogno di alcun particolare rispetto. Basta semplicemente il normale rispetto dovuto a qualunque essere umano (ed oserei dire anche agli animali).
Altro è, evidentemente, il discorso sull’amore. È chiaro che il rapporto d’amore reciproco sarebbe opportuno che fosse ai massimi livelli. Ma naturalmente c’è sempre un problema di merito: non può essere automatico né sempre o per tutti.

5 - Non uccidere


Questo è un comandamento fra i più ovvi. Forse dovrebbe essere cambiato in “Non assassinare”.
Altrimenti mi verrebbe da dire, senza volere essere blasfemo ma semplicemente considerando i fatti:
“Ma da che pulpito viene la predica!” . Ma come, proprio tu, Dio-padre, vieni a dirmi di non uccidere quando hai organizzato la vita fondandola proprio sulle uccisioni?
Basta pensare alla giungla ed al mare. Molti esseri viventi hanno bisogno esclusivamente di proteine animali, quindi la loro stessa esistenza è stata programmata sulle uccisioni. I poveri pesci, non solo si devono guardare dagli altri pesci più grandi di loro, ma appena si avvicinano alla superficie alla ricerca di una maggiore quantità di ossigeno sono anche cacciati da un gran numero di uccelli predatori.
Certi insetti sono programmati per fare il nido nella pancia di altri insetti che devono restare in vita, fra atroci sofferenze, per permettere il primo sviluppo dei piccoli e poi morire miseramente.
Anche verso gli esseri umani non mi sembra che sia stato particolarmente affettuoso. Si è sbizzarrito a creare una quantità enorme di malattie che hanno provocato per millenni la morte fra atroci sofferenze. Gli ospedali attrezzati sono una provvidenza recentissima rispetto alla presenza della vita umana sulla terra.
Insomma, anche se ottantenne, credo che la morte sia una delle cose più giuste ed opportune. Ma che motivo c’è di provocarla fra atroci sofferenze?

 

6 - Non commettere atti impuri


Per anni non avevo capito a cosa ci si riferisse con questo comandamento. Poi ho avuto la folgorazione ed ho pensato all’autoerotismo ed ai preliminari amorosi. Non vedo a che pro dovrei o avrei dovuto privarmi del piacere fisico. Non mi sembra che faccia male a nessuno. Credo che, almenonel mondo moderno, quelli che disattendono questo comandamento siano praticamente la totalità dei credenti, inclusi un gran numero di religiosi, molti dei quali hanno perfino frainteso il detto: “Lasciate che i bambini vengano a me”.

Magari si salvano solo le persone molto anziane, spesso per l’impossibilità fisica di concludere.


7 - Non rubare


Questo è forse l’unico su cui non ho assolutamente nulla da eccepire. Naturalmente non si riferisce solo ai soldi o agli oggetti, ma anche alle idee ed a tutto quanto appartiene ad altri.


8 - Non dire falsa testimonianza


Su l’ottavo c’è da dire che spesso la falsa testimonianza è involontaria, nel senso
che si potrebbe credere di aver visto qualcosa di diverso dalla realtà. Quindi non bisogna
solo non farlo volontariamente ma stare molto attenti ricordandosi che a volte quello che si crede è o può essere diverso da quello che è.


9 - Non desiderare la donna d’altri


Anche questo andrebbe interpretato: non vedo perché non dovrei desiderarla: l’importante è non fare arrivare il desiderio alle estreme conseguenze. Naturalmente, leggendolo in chiave moderna, non si tratta solo della “donna d’altri” ma anche dell’ “uomo d’altri” . Al tempo di Mosè la donna “apparteneva” all’uomo. Purtroppo ancora oggi, e non solo nelle aree depresse, alcuni continuano acomportarsi come se ci fosse questo diritto di appartenenza e di possesso.
Credo che si dovrebbe fare una opportuna differenza fra il semplice desiderio sessuale e l’amore. L’amore è un sentimento molto difficile da controllare ed è anche una delle pochissime emozioni che rendono la vita degna di essere vissuta. Rinunciare all’amore sarebbe autolesionista. Sono convinto che un sentimento sincero dovrebbe giustificare quasi tutto, naturalmente nei limiti del codice penale.
Pretendere che qualcuno rinunci all’amore è quasi sempre irrealizzabile. Solo chi non l’ha mai provato può ignorare la forza di questa irresistibile calamita. Probabilmente solo i Santi e gli Eroi riuscirebbero a resistervi. Tutti gli altri finiscono per soccombere.


10 - Non desiderare la roba d’altri


Anche qui vale la prima considerazione del nono. In questo caso è più facile non arrivare alle estreme conseguenze.

                                                                                           

                                                                                           Mario Guzzardi
 

 

Il Computer : un po’ di storia

Ai giorni nostri quando si dice computer in effetti s’intende PC cioè Personal Computer. Ma non è stato sempre così.....

Il Computer nel mondo di oggi

La generazione dei nonni, cioè quelli di noi che sono nati sotto il fascismo e anche quelli nati un po’ prima, hanno una peculiarità che li rende diversi da tutte le generazioni che li hanno preceduti: non possono più dire di saperne di più dei loro nipotini....

Leggi tutto..

Ass. Socio-Cult. «ETHOS - VIAGRANDE»  Via Lavina, 368 – 95025 Aci Sant’Antonio
Presidente Augusto Lucchese
Tel. - Fax: 095-790.11.80 - Cell.: 340-251.39.36 - e-mail: augustolucchese@virgilio.it