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				“Piccolo 
				mondo” - Versi in libertà e scatenati
 
 Ogni epoca è caratterizzata dalla presenza nel suo seno 
				di personaggi che incarnano nei loro modi di essere e vivere un 
				“piccolo mondo”, che il Fogazzaro intese qualificare “antico”, 
				forse perché scrisse il suo libro dopo decenni dai fatti da lui 
				narrati. Sono i “piccoli uomini” a fornire sostanza a tale 
				definizione. Ma chi sono?
 Ciascuno colloca nelle sue valutazioni gli “altri” in questo 
				piccolo mondo e ciò si verifica grottescamente in ogni segmento 
				sociale perché è assai difficile e culturalmente impegnativo 
				“conoscere socraticamente sé stessi” e porsi in questa zona 
				grigia del piccolo cabotaggio umano. Egocentrismo e narcisismo 
				sono gli alimenti di cui si nutre ogni uomo con l’evidente 
				conseguenza di scavare fossati fra sé e gli altri. Nel corso dei 
				secoli si è tentato di vanificare o sminuire questi cibi 
				quotidiani di ogni essere ricorrendo alle religioni o al verbo 
				di grandi ideologie solidaristiche. Anch’io, probabilmente, sarò 
				accusato di falsa modestia per queste mie riflessioni. Ma il 
				lettore può essere certo che esse fioriscono in un mio naturale 
				giardino dell’umiltà.
 Ma mi accorgo, però, di essere anche presuntuoso e immodesto. 
				Agli altri l’ardua sentenza.
 Diversi anni fa scrissi alcune rime che io definii, 
				correttamente, versi in libertà e scatenati perché privi di 
				regole metriche. Esse, senza volerlo, sono espressione di quanto 
				ho detto in queste mie banali e succinte considerazioni.
 Catania – Enna 12 luglio 2021.
 Pino Ferrante
 
 
				Ricordo delle citate 
				"rime": 
                
				(clicca sul titolo) 
                  
                
				
				“De 
				senectute" 
                
				
				
				"Italia, un paese di letterati"   
                 
                
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