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Tattica e strategia per il potere - Mussolini fondò il suo potere: 

 

a) sulla conoscenza diretta di quella parte del movimento socialista che, pur appellandosi ad un generico riformismo, era disponibile ad ogni compromesso.

b)sull’appoggio della Chiesa, che lo accolse come l’uomo della Provvidenza; 

c)sull’esistenza di una borghesia pronta a scambiare la sua collaborazione col regime con piccoli privilegi, regalie e con adeguate risposte alle sue paure e ai suoi pregiudizi. 

Berlusconi ha messo in opera analoghe strategie; per ottenere e mantenere il potere: 

a) utilizza i suoi servizi mediatici e pubblicitari e non ha alcun bisogno dell’olio di ricino, del manganello e, 
tantomeno, dei tribunale speciali; gli elettori infatti, per la maggior parte, dandogli credito si sono 
incatenati e ingabbiati da soli con la loro sintonizzazione con le reti Mediaset, ottenute tramite il 
socialista Craxi, e con i canali della televisione pubblica controllati dal magnate di Arcore;

b) gode dell’appoggio delle alte gerarchie ecclesiali, che gli perdonano tutto. Vedasi, sul punto, le ultime 
dichiarazioni di mons.Fisichella, che non teme affatto il ridicolo per le sue ripetute e grottesche 
difese di Berlusconi. c) dispone di una illimitata e cinica capacità di ricatto contro i suoi avversari, 
della cui flebile “ lamentazione” non nutre alcun timore. 


Gli illuminati d’Italia quando decideranno di ricostituire il C.L.N.?





 

 

 

 

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