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Storia......

Alberto Ponno e.....motore GTA 1300 testa stretta

ciao carmelo, questa volta ti voglio raccontare , per sommi capi, la storia .....di un motore. Ho già avuto modo di raccontarla a qualcuno sul web, non mi ricordo dove, ma forse  gli appassionati  possono interessarsi ad un racconto come questo, specie se si parla di un motore che ha equipaggiato due auto mitiche come  il gtam  prima e  il gta 1300 junior dopo . Quando arrivai al portello alla fine del 67, nell'ufficio motori, erano in programma delle prove su due misteriosi motori, denominati motori  108. Erano ovviamente nati dall'idea del sig busso che era il capo della progettazione, al piano di sopra, e realizzati sulla carta dal sig villa e i suoi disegnatori. A noi arrivava alla fine un bel pezzo di ferro o un bel pezzo di ferro e alluminio da mettere al banco e su cui lavorare. Fu così che vidi per la prima volta, montato al banco, questo misterioso oggetto, e dico misterioso perchè assolutamente inedito per l'alfa in quegli anni. infatti, udite udite, questo motore aveva il basamento in ghisa con canne ricavate nella fusione. Le  perplessità del mio ingegnere, montericcio e la mia, erano molte  in quanto questo 1500 quattro cilindri,  sembrava un ritorno all'antico , visto che abbandonava l'idea delle leghe leggere. I motori erano due , completamente diversi l'uno dall'altro, Uno aveva la camera di scoppio ricavata nel pistone, un albero a cammes in testa con le valvole in linea e lo chiamavamo "il testa heron" ( dall'inventore di quel tipo di camera dicombustione) l'altro( e qui comincia a fare attenzione) aveva la camera lenticolare, l'angolo valvole molto stretto, condotti inclinati, ma un mono albero a cammes che comandava direttamente l'aspirazione e un apparentemente complicato rinvio con astina e bicchierino, per comandare le valvole di  scarico. Lo so, caro carmelo, che per chi non è un motorista, tutto questo non rivela un granchè, ma in realtà questo inizio , per l'alfa, fu molto importante, non solo per la futura nascita del gtam e del gta 1300 testa stretta, ma per un motore che negli anni, sarebbe diventato molto importante per l'alfa romeo.  Bene , le sperimentazioni, andarono avanti per circa un anno, ero io a seguirle direttamente in sala prova per l'ufficio motori, e i risultati venivano poi sottoposti alla catena di comando eh eh eh, ing montericcio- ing bossi- ing nicolis - fino al capo ing satta puliga, ovviamente alle modifiche eventuali ci pensava il sig busso . Ora , per molti questi nomi non avranno un significato, ma gli alfisti storici , leggendoli, avranno sentore di....storia. Ebbene, dopo un anno circa, fu abbandonato il testa heron , mentre proseguirono le prove sul 108 testa lenticolare. Devi tener presente che le nostre sperimentazioni, non andavano mai aldilà di un motore strettamente di serie, con rapporti di compressione 9:1 alberi a cammes alzata 9,5, e i giri limitati a 6000/ 6500. Bene, devi anche sapere che questo piccolo 1500, in tali condizioni, con scarico e prese d'aria e filtri, arrivò ad erogare ben 115 cv. 
 Diciamo che ai piani bassi, in ufficio esperienze motori, io non sapevo quello che bolliva in pentola o in testa del sig busso e cosa stessero intanto disegnando su in progettazione. Io mi occupavo di concertare con il mio ingegnere le prove e le evoluzioni , per tirare fuori il massimo della potenza dal motore che ci veniva consegnato e fu così, che un bel giorno ci arrivò un bel pacco regalo. Il povero 108, aveva finito la sua corsa, probabilmente era solo servito a spianare la strada ad un motore più importante. Avevamo provato su un motore molto semplice. i rendimenti di una testata completamente diversa da quella usata da ormai 50 anni dall'alfa romeo. La camera emisferica. Il pacco regalo era… un bel sei cilindri a v ( quel glorioso 6 cilindri che è arrivato fino ai giorni nostri) completamente in alluminio, ma che aveva le teste lenticolari del 108, e anche lo stesso identico sistema di distribuzione, stesso angolo valvole e stessi condotti . Insomma dalla crisalide del 108 chiamato "emisferico" era nata la farfalla del v6, solo che quest'ultimo era ad iniezione. Era nato il 118, un 2400 cc che negli anni 70 , erogava in condizioni  di serie e al suo massimo sviluppo, ben 184 cv a 6500 giri. Ma……e il gtam e il gta 1300? Bè, oramai avrai capito, caro carmelo, che quel testa stretta monoalbero che aveva equipaggiato prima il 108 e poi il 118, si era trasformato nelle mani dell'ing chiti o forse prima ancora nella testa del sig busso (questo io non lo so) in quella meraviglia del bialbero testa stretta e doppia accensione, che andò ad equipaggiare nel 1970 il gtam che vinse l'europeo turismo e nel 71 la nuova gta 1300 iniezione. Devo dire,  che mentre proseguivano le sperimentazioni sul 118, ( che comunque, in quella cilindrata non arriverà mai alla serie, come non ci arriverà mai neanche il 2200 da 162 cv che sperimentammo dopo) giù nel reparto motori, si cominciava a parlare del montaggio del testa stretta anche  sul gta 1300 per l'anno 71 da parte dell'autodelta. Io speravo che non fosse vero, perché già correvo con il 1300 con la vecchia testa e mi rendevo conto che quella modifica sarebbe stata enormemente dispendiosa, in quanto implicava anche un motore completamente nuovo in tutti i suoi dettagli. Ma il mio portafoglio era già destinato a svuotarsi completamente. Questo avvenne nel 1971, l'anno del dragone eh eh eh per gian luigi picchi, il nostro grande campione. Ebbè carmè, se gian luigi vinse quel campionato, un po' lo deve anche a quel brutto anatroccolo dimenticato in qualche magazzino che si chiamava 108 emisferico.

 

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