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INEDITO SCOPERTO A CATANIA DA GIACOMO FIORDALISO 
INNO DI FOSCOLO PER NAPOLEONE

Ugo Foscolo avrebbe scritto una lunga poesia in sedici sestine di settenari ‘In Morte di Napoleone – Inno”. 
Ciò in base al manoscritto inedito che porta in testa la firma del poeta e al titolo del testo trovato in una libreria antiquaria di Catania da un manager di banca appassionato di libri antichi il quale possiede l’ originale del manoscritto che ha cambiato la sua vita. Trattasi del siciliano Giacomo Fiordaliso, 53 anni, che vive a Messina. Il signor Fiordaliso ha deciso di scrivere un libro verso il quale ha dimostrato particolare interesse una casa editrice siciliana.
Così lui stesso si esprime: “rotte tutte le mie perplessità, alla luce pure dei giudizi positivi espressi da un docente dell’Università di Messina, perito calligrafico del Tribunale, in ordine alla autenticità, vorrei portare a conoscenza del mondo della cultura il ritrovamento di un manoscritto di una poesia inedita di Ugo Foscolo dal titolo “In Morte di Napoleone -Inno”. 
Fiordaliso cita alcuni versi che secondo lui ne “dimostrano l’autenticità e che, comunque, dovrebbero essere attribuiti al grande poeta” :

… “egli morì, 
del lauro giace il bel tronco infranto,
egli morì,
né il cenere stilla onorò di pianto, 
tacquero le arpi venali che l’inneggiavan Re” …. 


L’avventura è iniziata due anni fa quando l’antiquario di una libreria antica di Catania ha mostrato al signor Giacomo Fiordaliso un lotto di carte vergate a inchiostro. “Si trattava del carteggio che apparteneva - racconta il manager bancario - allo scrittore e poeta Ottavio Profeta. Fra queste carte mi ha colpito una lettera verdina piegata in quattro parti. Quando l’ ho aperta e ho letto Ugo Foscolo “In morte di Napoleone - Inno” ho subito pensato fosse una poesia di Foscolo che qualcuno aveva copiato. Cosi non ho dato troppo peso al manoscritto ma poi mi è venuta voglia di approfondire e ho cercato le cose che Foscolo aveva scritto su Napoleone e l’unica che ho trovato è stata l’ode “A Napoleone liberatore”. Ho consultato alcuni studiosi e nessuno sapeva nulla dell’inno che avevo trovato“. Cosi, continua, “ho fatto fare una perizia da un docente dell’Università di Messina , perito calligrafico, che ha confermato l’autenticità . Subito dopo averlo acquistato, quando avevo anche pensato di venderlo, anche il perito di una importante casa d’aste mi venderlo, anche il perito di una importante casa d’ aste mi aveva detto che la firma sembrava proprio di Foscolo, che la carta e l’ inchiostro erano coevi al periodo in cui era stato scritto, verso il 1820-1830. Sul contenuto però non si era voluto esprimere “. 
Poi una docente universitaria esperta di Foscolo “mi aveva confermato - sottolinea Fiordaliso - che lo stile poteva essere quello di Ugo Foscolo per poi concludere, però, che poteva trattarsi di un bel falso foscoliano di incitamento risorgimentale “.
E a questo punto che il signor Fiordaliso ha deciso di scrivere un romanzo sulla vicenda :”dopo l’esperienza con questa professoressa ho capito che sarebbe stato difficile vincere una certa diffidenza dell’ambiente universitario, nonostante il giudizio positivo dei periti calligrafici” .
Il libro dovrebbe intitolarsi “Breve storia di un manoscritto in morte di Napoleone - Inno”. In esso spiego, in forma romanzata, perché è un inedito del Foscolo". Vuole essere un po’ una provocazione.


MAURETTA CAPUANO

 

 

 

 

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