13 marzo 2015
IL
PROBLEMA DELL'IMMIGRAZIONE
Mi ha molto sorpreso la dichiarazione del Ministro Alfano il
quale, commentando le notizie che un milione di persone sono in
attesa di iniziare il lungo viaggio per raggiungere le coste
siciliane, ha affermato che bisogna fermare in Libia questo
previsto esodo.
Ci sono voluti circa venti mesi perchè il Ministro degli Interni
comprendesse che la regolamentazione dell'afflusso degli
immigrati doveva essere meglio gestita.
Il 9 ottobre del 2013 in una mia nota pubblicata sul giornale on
line Start News, spedita anche personalmente al Ministro, cosi
concludevo:
“ Creare in Libia un centro di accoglienza per coloro i quali,
per motivi seriamente accertati, siano costretti ad emigrare;
identificarli in luogo e trasportarli con una nave in uno dei
porti del nord, agevolandoli a raggiungere quegli agognati paesi
che, per effetto della immensa immigrazione, temono di perdere
parte della loro sovranità”
Con altra nota pubblicata il 22 ottobre 2013 così concludevo:
“ Tenuto conto del particolare momento di crisi del nostro
paese, il costo da sostenere per le missioni a carattere
para-militare, considerata l'indifferenza dell'Europa, potrebbe
benissimo essere stornato per fini veramente umanitari.
Oltre al suo valore morale questa proposta eviterebbe le
tragedie
che si sono verificate negli ultimi anni, ridarebbe non solo a
Lampedusa la necessaria tranquillità e, nel contempo,
confermerebbe la vocazione cristiana del nostro paese anche in
polemica con i comportamenti dell'Europa.”
Anche questa nota è stata tramessa al Ministro degli Interni.
Queste considerazioni sono state ulteriormente confermate con
altra nota pubblicata il 30 aprile 2014 che, riferendosi ai
negativi comportamenti dell' Europa, così concludeva:
“ Non si deve essere teneri con i furbi”
Ci sono voluti circa venti mesi perchè Alfano affermasse la
necessità di coinvolgere la Libia, proprio in questo momento
difficile per la situazione interna che quel paese attraversa;
oggi è molto più difficile a differenza di venti mesi fa'.
Angiolo Alerci
|