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IL PASTORE GENIO DELLA MATEMATICA

La singolare vicenda di Vito Mangiameli da Sortino che divenne professore alla Sorbona.
Nel libro “Tutti i calcoli fatti a mente come per incanto “ di Robert Tacquet , professore all’’’Ecole d’ antropologie “e all’’’Ecole d’ ingenieurs des travaux publics” , tra i vari personaggi matematici che con i loro calcoli hanno sbalorido il mondo , alla pagina 11 menziona “Vito Mangiameli , il pastore siciliano”. Inoltre , Roberto Tacquet , scrive : “ Vito Mangiameli era un piccolo mandriano siciliano , nativo di Sortino (Siracusa) che , nel 1837 , all’età di 13 anni , fu portato a Parigi dove vene esaminato da Domenique Francois Arago (1786-1853), matematico , fisico e astronomo . Vito Mangiameli non aveva alcuna istruzione , ma aveva trovato da se stesso dei procedimenti di calcolo che non si sono mai spiegati . All’Accademia delle Scienze , dove fu presentato , gli si domandò , per esempio : Qual è radice cubica di 3.796.416? Mangiameli impiegò un minuto per rispondere 156 . Il che era esatto . Altre equazioni di estrema difficoltà nel calcolo vennero risolte in pochissimo tempo” . Vito Mangiameli , come si può leggere nei registri dell’anagrafe del Comune di Sortino , era nato nel 1824 nel centro ibleo da Sebastiano Mangiameli , pastore , e Carmela Di Maria , nella casa di via Santa Croce 5 . La storia di questo sortinese è davvero singolare . Fin da bambino segui il padre ad attendere alle pecore , e senza nessuna istruzione , non avendo mai frequentato nessuna scuola , durante le fiere di bestiame riusciva a fare dei calcoli matematici mentali , con grande stupore di quanti assistevano . Allora , le fiere di bestiame erano molto affollate . Operatori , provenienti da tutta la Sicilia si davano appuntamento in quel preciso paese dove si svolgeva quello che era un vero e proprio mercato di bovini , suini , ovini , caprini ed equini . Pertanto , la popolarità di un bambino di Sortino , prodigio della matematica , si sparse con grande rapidità in tutta l’ isola . Sia i genitori di Vito che i vicini di casa rimasero scioccati da questa capacità mentali , a tal punto che qualcuno fece sorgere al padre il sospetto che quel ragazzo fosse posseduto da demonio . Quel sospetto fu determinate per il futuro di Vito Mangiameli . Infatti , portato davanti ad un sacerdote che doveva esorcizzarlo , il prelato si accorse di avere di fronte un genio della matematica . Il sacerdote , infatti , lo condusse alla Reale Accademia di Palermo . Qui , nella sala pretoria , fu invitato dai cattedratici a risolvere questi matematici di livello universitario . I risultati furono talmente brillanti che vennero pubblicati sul “Giornale dell’Intendenza di Siracusa” . Su questo ragazzo di Sortino , inoltre , il mondo scientifico del tempo si divise in due parti : una, lo considerò un grande specialista del calcolo matematico , l’ altra , invece , vide in Vito Mangiameli l’esempio della parapsicologia applicata alla matematica . Di Vito Mangiameli , in tempi più recenti , si è interessato Massimo Inardi , indimenticato campione di “Rischiatutto” . Durante un convengo sulla Parapsicologia , Inardi citò Vito Mangiameli come “ fenomeno parapsicologio “. “ Il ragazzo sortinese- fece rilevare Inardi- secondo le notizie in mio possesso , era capace di seguire contemporaneamente le quattro operazioni aritmetiche con quella velocità che oggi può offrire un calcolatore elettronico . Infatti , era come se Vito Mangiameli immagazzinasse nel suo cervello alcuni dati , li elaborava mentalmente e dava il risultato . Nell’ archivio storico del Comune di Sortino viene riportato che nel 1836 alcune spese per gente bisognosa , dietro proposta dell’ amministrazione comunale , furono fatte per mandare a Parigi Vito Mangiameli ,” un ragazzo che faceva il guardiano di pecore e che aveva dimostrato una straordinaria inclinazione per la matematica “.Nel 1837 , Mangiameli fu esaminato da Arago che propose di farlo studiare alla Sorbona . Diventato adulto , Vito Mangiameli rimase , come docente , nella famosa Università parigina . Suoi sono alcune pubblicazioni di grandi interesse scientifico . Purtroppo ,la vita di questo genio sortinese fu piuttosto breve : mori a Parigi nel 1854 , a soli 30 anni . Il sindaco di Sortino Giuseppe Brunetti Corvo , alla fine del secolo xix , volle che gli venisse intitolata una via del centro.


PAOLO MANGIAFICO

 

 

 

 

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