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Maria Luisa VANACORE - Priolo (SR) - (lu-lu30@libero.it)

Gianluca Agrusa, venerdì 21 Novembre 2008, nella stupenda cornice di Piazza Armerina ha discusso la propria Tesi di ricerca sulla capitale dell’Egitto, Il Cairo.
“Il Cairo: la formazione della città islamica. Proposta per la valorizzazione di un itinerario turistico”, questo il titolo della Tesi veramente innovativa di Gianluca Agrusa. 

Da qualche tempo Gianluca Agrusa è entrato a far parte della Redazione de Il Diario, dimostrandosi attento al settore artistico-monumentale, elaborando contributi interessanti, frutto di approfonditi studi personali delle discipline storico-umanistico-artistiche che da sempre lo avvincono. A soli 23 anni, Gianluca, giorno 21 Novembre 2008, ha conseguito la propria Laurea in Formazione di Operatori Turistici, presso la cittadina di Piazza Armerina (EN), dove ha frequentato la Facoltà di Scienze della Formazione, Corso di Laurea dell’Università di Catania, riportando la lusinghiera valutazione di 109/110. L’ambito risultato è stato conseguito dopo un percorso di studi intenso, ma, celere, 44 materie in poco più di tre anni, ottenendo il consenso accorato dell’intera Commissione che ha molto apprezzato l’oneroso lavoro di ricerca, condotto dal neodottore Gianluca Agrusa. La Cerimonia di conferimento della Laurea è avvenuta in un contesto davvero speciale, perfettamente ad hoc per laureandi in campo turistico-artistico, lo stupendo Teatro Garibaldi di Piazza Armerina, minuto gioiello dell’arte piazzese. La discussione è avvenuta, seguendo con cura un cerimoniale dai toni classici, il nostro giovane collaboratore Gianluca in toga dinanzi ai Chi.mi Professori del consesso di Facoltà a discutere di una città indubbiamente affascinante ed il luogo storicamente magico dell’antico Teatro hanno reso l’evento unico ed eccezionale, destando commozione tra gli astanti che si sono profusi in scroscianti, entusiasti applausi. La tesi dal titolo “Il Cairo: la formazione della città islamica. Proposta per la valorizzazione di un itinerario turistico” ha impegnato Gianluca per circa otto mesi in sinergia con la sua Relatrice Ch.ma Prof.sa Lucia Arcifa. Nel corso del lavoro la difficoltà di reperire la bibliografia ha reso necessaria la ricerca di fonti, quali antichi testi che egli ha dovuto reperire in varie parti d’Italia e, soprattutto, all’estero, recandosi varie volte nella città de Il Cairo per attingere direttamente in loco alle esigue fonti storiche originali in lingua araba. Ha dovuto tradurre molti testi, trascritti in inglese ed in francese, da lingue arcaiche od in disuso, di cui non era possibile effettuare una traduzione fedele, il tutto con un dispendio di forze non indifferente. Allo stato attuale degli studi su Il Cairo, la ricostruzione storica poggia, talora, su elementi non sempre verosimili perché il periodo storico al quale egli si è riferito s’incardina su basi poco solide, quali le fonti storiche che attingono a testimonianze orali. Esse risultano esigue e frammentarie e consentono una ricostruzione non sempre attendibile. Pertanto, la carenza di fonti ha reso il lavoro di ricostruzione frammentario e difficoltoso, rivedere seicento anni di storia dall’avvento dell’Islamismo con la predicazione di Maometto non era un percorso semplice, dato che l’introduzione del nuovo credo religioso ha comportato una chiusura da parte della civiltà locale che ha influito sulla registrazione fedele degli avvenimenti.
La tesi di Gianluca si struttura in due parti, la prima si apre con un excursus storico, ripercorre la formazione della città de Il Cairo dal 640 al 1171 d. C., con un’impostazione cronologica per periodi dinastici. La disamina dell’avvicendarsi dei diversi Califfati che hanno dominato la città mette in luce il fatto che questi ne hanno modificato l’assetto politico, geografico, topografico, dando vita ad un modello architettonico urbano nuovo ed hanno consentito la creazione di quelle imponenti strutture monumentali, le Moschee, che segneranno l’intero futuro ideologico-religioso cittadino. Interessante la descrizione minuziosa dell’aspetto architettonico della città, dato dallo studio dei vari ritrovamenti archeologici e dell’esame delle Moschee più rappresentative, poiché egli ha puntato l’attenzione sull’aspetto più recondito, pertanto, meno immediato, di ogni monumento Islamico. L’intento di Gianluca era quello di far comprendere che Il Cairo non è solamente il luogo delle Piramidi, ma, che un interesse notevole possa suscitarlo anche una Moschea, emblema di un’epoca che ha segnato per sempre la storia dell’Egitto. Egli ha pensato di ideare un itinerario meno frequentato di conoscenza storica, religiosa, archeologica e topografica del sito per approfondire la visita e la scoperta della città, sottolineando principalmente quanto l’avvento Islamico abbia influenzato inesorabilmente l’assetto urbano attuale. Egli ha scoperto che il richiamo religioso è sempre evidente nella città attraverso quei solenni santuari che per mezzo della sua guida a Il Cairo Islamico cerca di far conoscere e di far apprezzare. 
La seconda parte della sua Tesi propone un itinerario turistico inconsueto che convinca il fruitore della bontà di un iter inusuale rispetto alle abituali Piramidi che normalmente attirano le masse di turisti, ma, suggerisce un percorso nuovo, originale, più idoneo ad un’utenza selezionata che va alla ricerca principalmente dell’aspetto culturale monumentale. Viene ideato e proposto un itinerario turistico-culturale sulla città de Il Cairo, basato sulla valorizzazione dei monumenti Islamici, sviluppatisi successivamente all’evoluzione urbanistica, seguita alla diffusione del credo musulmano che non sono ancora meta privilegiata di flussi turistici. Gianluca, dapprima, ha compiuto un’analisi relativa ai flussi turistici in Egitto e alle guide maggiormente utilizzate dai visitatori italiani o stranieri. Ha, di conseguenza, proposto un itinerario che segue le diverse fasi di sviluppo della città. Il suo criterio di selezione dei siti da proporre o dei monumenti rappresentativi del periodo in analisi si fonda quindi sull’idea di privilegiarne il senso meno noto, il loro aspetto culturale, motivando pertanto il perchè se ne intende favorire la scoperta. Ha accompagnato il suo percorso con una serie di carte e tavole illustrative, con originali fotografie che sono state da lui personalmente scattate durante i suoi viaggi a Il Cairo. 
Questa proposta di turismo culturale può arricchire ulteriormente l’offerta turistica del luogo, ravvivando l’interesse per quel centro storico, denominato “Vecchio Cairo” che è già parte del patrimono dell’Unesco, per il suo carattere di straordinarietà e di bellezza. Un percorso che vuole essere un invito a superare le barriere mentali spesso legate ai preconcetti religiosi. Si evidenzia come indispensabile per la creazione di un percorso turistico Islamico a Il Cairo e per trarre informazioni utili per una conoscenza veloce e generale della città in questione. Il limite delle guide turistiche egli asserisce, in aggiunta, è che non riportano all’interno le fonti archeologiche, in quanto risultano difficilmente fruibili. 
La tesi del nostro collaboratore, Gianluca Agrusa, ci immette in un mondo lontano dal nostro abituale contesto, quello orientale, trasportandoci in quei luoghi come per incanto, tanto è il fervore che mette nel descriverci la sua certosina elaborazione, per la quale si è fortemente adoperato, ma, che gli ha consentito di maturare abilità personalizzate attraverso processi di apprendimento basati sulla sperimentazione. A nostro avviso, per il carattere innovativo della Tesi, essa potrebbe divenire oggetto d’interesse e pubblicazione, una guida insolita ed estremamente interessante, discostandosi dalle consuete guide che si ritrovano in commercio che parlano della città de Il Cairo. 
Porgiamo personalmente i nostri più calorosi auguri a Gianluca e ne approfittiamo per fargli qualche domanda:

-Quali sono le sensazioni che provi al termine di un percorso di studi tanto impegnativo come quello universitario?
Gianluca Agrusa: E’ tutto un misto di emozioni che non è facilmente definibile, certamente rappresenta il coronamento di un sogno che si realizza e per il quale hai tanto lottato e lungamente studiato. La Laurea credo che esprima il punto d’arrivo della formazione personale di un individuo che si amplia nel corso della vita con una formazione continua. Le sensazioni sono sicuramente di appagamento, è la ricompensa ai tuoi sforzi che giunge dopo tanta attesa e comprendi che essi non sono stati vani, ma, che ogni traguardo è frutto di enormi sacrifici e solo per questo veramente apprezzato. 
-Perché hai scelto il percorso di Formatore di Operatori Turistici?

La scelta scaturisce dalla volontà di operare per la valorizzazione dei beni culturali che costituiscono il nostro patrimonio storico-culturale spesso poco conosciuto o poco fruito. L’intento è anche quello di poter un giorno svolgere la mia attività lavorativa presso musei, sovrintendenze, parchi archeologi o nel campo della gestione ad ampi livelli del turismo culturale locale e non.
-Come nasce la scelta di una Tesi che parli di un luogo tanto distante da noi come la città de Il Cairo?

Ho cercato di far coincidere l’interesse per una delle svariate discipline del mio Corso di Laurea come l’Archeologia e Storia dell’Arte Musulmana con l’amore per la città de Il Cairo, nella quale ho avuto la fortuna di vivere per alcuni periodi, dato l’incarico di mio padre presso l’Ambasciata Italiana a Il Cairo. La permanenza nella città ha acuito l’interesse già elevato per il mondo arabo Islamico e mi ha consentito di cogliere da vicino le sfaccettature più occulte e intrinseche della popolazione che vi risiede.
-Quali i tuoi progetti per l’immediato futuro?
Come già detto, la formazione dell’uomo è un processo continuo, perciò ho già ricominciato a studiare presso la Facoltà di Scienze della Formazione di Catania per la Laurea Specialistica in Progettazione e Gestione del Turismo Culturale. Il mondo Islamico attira come una calamita la mia curiosità, per cui intendo proseguire lo studio del patrimonio storico-artistico-architettonico dei Paesi Islamici, approfondendo il mio percorso di ricerca personale già avviato con l’esame della città Islamica de Il Cairo.
-Senti di dedicare questo traguardo a qualcuno in particolare?

Dedico questa vittoria a mia madre che ha sempre incoraggiato i miei studi, ha condiviso in modo duplice questo mio traguardo, essendo anche un’insegnante, con tutto l’amore per lo studio fine a se stesso che può trasmettere solo chi opera nel settore dell’educazione… A lei devo tutto l’impegno che dedico allo studio, ha saputo infondermi il senso del dovere con il semplice esempio di una vita dedita all’insegnamento-apprendimento, per cui sono cresciuto tra pile di libri, giornali, compiti da correggere e tra un Museo e l’altro, un monumento ed una biblioteca ancora, in giro per il mondo… Il giorno della Laurea è stato per lei, ma, anche per l’intera famiglia che mi ha trasmesso tutto ciò che ora sono…

Maria Luisa Vanacore 

Ass. Socio-Cult. «ETHOS - VIAGRANDE»  Via Lavina, 368 – 95025 Aci Sant’Antonio
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