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 I CONSUMI INTERNI, IL CARO VITA, LA SPECULAZIONE E I MANCATI INTERVENTI ISTITUZIONALI.


I mass – media fanno a gara nell’elargire (sperando di trasformarli in utili “scoup”) allarmanti notizie in materia di aumenti a raffiche, di costo della vita sempre in crescita, di consumi che calano, ecc. ecc.

Vanno chiarite e precisate, all’uopo, alcune cose:

* non è corretto diffondere, per retrive finalità di cassetta, il panico fra la gente comune già stressata dall’ininterrotto bombardamento di prolisse e reiterate notizie di cronaca nera, di difficoltà economiche, di disastri ambientali, di incidenti mortali, ecc. ecc., quando si sa quale effetto deprimente esse ingenerano fra la massa dei teleutenti e dei lettori che passivamente è costretta a subire ogni forma di prevaricazione; 


* per altro verso, vieppiù per la mancanza di onesti e obiettivi interlocutori a livello istituzionale, è generalmente disattesa, o relegata in un ristretto angolo, la speranza che i mass media possano concretamente divenire autorevoli portavoce della diffusa protesta popolare trattando seriamente e non per fare spettacolo fine a se stesso, stile “porta a porta” o “ballarò”, le nefaste problematiche della sfrenata speculazione che, più d’ogni altra causa, influisce sul caro vita, sull’inflazione, sul deprezzamento del potere d’acquisto di stipendi e pensioni; 


* particolarmente la RAI (quale struttura pubblica d’informazione) dovrebbe una buona volta smetterla di assecondare spregiudicatamente le distorte finalità propagandistiche dei partiti politici, dei sindacati, delle varie organizzazioni corporative o settoriali che, con la loro incorreggibile e insana tattica egocentrica, stanno ulteriormente debilitando il già provato organismo della Nazione; 


* i consumi interni, anche quelli di prima necessità, sono destinati a crollare ulteriormente se non si riuscirà a convincere il Governo a fare ricorso, urgentemente e doverosamente, alla leva fiscale per venire incontro alle ormai indifferibili necessità dei titolari di redditi fissi e pensioni tassati alla fonte; interventi sostanziali che dovrebbero essere inizialmente “mirati” ad alleviare le condizioni di tali più vessate categorie, rispetto alle altre categorie di contribuenti per i quali, invece, non sarebbe male procedere ad un più attento e realistico accertamento della loro posizione fiscale;


* appare quantomeno immorale e demenziale, infatti, che si continuino a tollerare le tante anomalie fiscali che consentono a determinate fasce di contribuenti di aggirare, più o meno legalmente, il costituzionale principio di contribuire al gettito fiscale in base all’effettiva redditualità di ciascuno; non è ammissibile che solo una parte della popolazione, quella composta dai “paperoni” del mondo industriale, finanziario e commerciale”, dai manager e burocrati d’alto bordo, dai politici spreconi, dagli speculatori e traffichini, dalla vasta borghesia dei “professionisti in nero”, da talune categorie di prestatori d’opera e artigiani (molto spesso non fiscalmente schedati) che guadagnano una montagna di soldi e non compilano neppure un bugiardo “740”, possano far fronte con noncuranza (magari rivalendosi in virtù di abusi speculativi) ai rincari dei prezzi al consumo, delle tariffe, del costo dei servizi; è dinanzi agli occhi di tutti il fatto che tutta questa gente pur avendo, di massima, da scontare gravi peccati verso il Fisco (ovviamente in danno dei contribuenti onesti), si permette di mantenere un tenore di vita parecchio elevato che talvolta sfocia nell’ostentazione di uno sfrenato e irrazionale “benessere”; non si dovrebbe consentire, in definitiva, che taluni settori della larga fascia di “consumi” (a prescindere da quelli di prima necessità) vengano ad essere prevalentemente alimentati dagli evasori o dai possessori di redditi in nero;


* i mass media, essenzialmente protesi ad accaparrarsi affaristici e speculativi “businnes” pubblicitari legati all’ “audience”, saranno mai moralmente in grado di assolvere la loro primaria funzione che è quella di combattere per l’affermazione dei fondanti valori di una vera “società civile” ? Forse è solo un miraggio nel deserto morale e culturale che ormai avvolge il variegato mondo dell’informazione.

Ass. Socio-Cult. «ETHOS - VIAGRANDE»  Via Lavina, 368 – 95025 Aci Sant’Antonio
Presidente Augusto Lucchese
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