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Cosa nasconde (ancora) Villa La Certosa ? 

Ripropongo l’esauriente articolo apparso su Repubblica nel quale vengono evidenziate le ragioni
per le quali andrebbe eliminato il segreto di Stato che nasconde gli illeciti eseguiti a Villa La Certosa.
 

        ·  Sta in  http://www.repubblica.it/2005/a/sezioni/cronaca/villacertosa/villacertosa/villacertosa.html

Altri articoli  stanno:

        ·   http://www.liberoquotidiano.it/news/home/1071670/Villa-Certosa--i-tunnel-segreti--Cav--voluti-dagli-007.html

        ·  http://sardegna.blogosfere.it/2009/06/villa-certosa-foto-segreti-e-berlusconi-tutto-su-teatro-piscine-vulcano-abusi-condoni-etc-etc.html

        ·  http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/segreti-abusi-edilizi-di-villa-certosa-nella
-neverland-sarda-del-cavalier-patonza-possono-entrare-30099.htm

Per queste ragioni chiedo di firmare una petizione che chiede al Presidente del consiglio e ai ministri interessati di svolgere accurate indagini, visto che il fruitore di tale segreto di Stato non è più impegnato attivamente in politica, che anzi è stato espulso dal Senato in quanto condannato in tre gradi di giudizio per truffa alla Stato, utilizzando il seguente link.

https://secure.avaaz.org/it/petition/Al_Ministro_dell�ambiente_degli_interni_degli_esteri_e_
al_Presidente
del Consiglio:_Indagare_sul_segreto_di_Stato_a_Villa_La_Certosa/

Rosario Amico Roxas

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I pm di Tempio Pausania ricorrono alla Corte costituzionale contro la decisione del governo che bloccò le ispezioni Segreto di Stato su Villa Certosa,
la procura si appella alla Consulta.
Il caso sarà esaminato il 24 gennaio
dal Comitato parlamentare per i servizi segreti di VLADIMIRO POLCHI
 

ROMA - Esistono in Italia 50 ettari di costa sottratti a ogni controllo di legalità. Una zona franca, inaccessibile all'Autorità giudiziaria, ma aperta alla visita di amici e cantanti (escort, protettori, ruffiani, papponi n.d.r.). E' Villa Certosa, residenza estiva di Silvio Berlusconi. Sui suoi cactus, laghetti, cascate e agrumeti il governo ha posto il segreto di Stato. Uno stop ai magistrati sardi, che chiedevano di controllare le tante opere edilizie realizzate su un'area sottoposta a vincoli paesaggistici. Ma la procura della Repubblica di Tempio Pausania non si è arresa. Sabato 15 gennaio 2005 ha depositato davanti alla Consulta un ricorso contro il presidente del Consiglio, sostenendo l'illegittimità costituzionale del segreto. Ricorso che sarà all'esame del Comitato parlamentare di sorveglianza sui servizi segreti, convocato per il prossimo 24 gennaio. 
La vicenda comincia nel maggio del 2004. A seguito di alcune notizie apparse sulla stampa locale e di relazioni del Corpo forestale, la procura di Tempio Pausania avvia un procedimento penale. L'ipotesi è che nella villa del premier si sia costruito senza le autorizzazioni necessarie. Ai primi di maggio la procura dispone un'ispezione all'interno della tenuta, assicurando che i relativi atti sarebbero stati segretati. Ispezione fermata da un decreto del ministro dell'Interno, datato 6 maggio 2004 (emesso lo stesso giorno della prima notizia di stampa, da cui ha preso le mosse il procedimento penale). Il decreto pone Villa Certosa sotto segreto di Stato, vietandone l'accesso "allo scopo di preservare la conoscibilità dei luoghi". 

Con nota del 23 dicembre 2004 indirizzata al procuratore della Repubblica di Tempio Pausania, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta conferma l'esistenza del segreto di Stato, visto che "il ministro dell'Interno ha individuato l'area in oggetto quale sede alternativa di massima sicurezza per l'incolumità del presidente del Consiglio, dei suoi familiari e dei suoi collaboratori e per la continuità dell'azione di Governo". 
La procura di Tempio Pausania ha le mani legate. Non gli rimane che ricorrere alla Corte costituzionale per conflitto d'attribuzione tra poteri dello Stato e ottenere l'annullamento della decisione del Governo, "viziata da illogicità manifesta". 
Nel riscorso, firmato dai professori Alessandro Pace e Pietro Ciarlo, la procura contesta vari profili di incostituzionalità. Primo. "Le ispezioni, così come le perquisizioni, non conoscono limitazioni in dipendenza della normativa sul segreto di Stato", che riguarda solo testimonianze e sequestri di atti. 
Secondo. Il segreto di Stato non può riguardare luoghi, "realizzando così una sorta di extraterritorialità per una parte del territorio nazionale e di impunità per un qualsiasi fatto di rilievo penale che si verificasse al suo interno". 
Terzo. Anche a voler ammettere che il segreto di Stato si applichi ai luoghi, nel caso in esame viene coperto dal segreto non una sede istituzionale, "ma un'area privata, concessa in affitto al presidente del Consiglio", area che godrebbe così di una sorta di immunità territoriale, rendendo impossibile ogni controllo su "qualunque violazione della legge compiuta in loco". 
Quarto e ultimo profilo di illegittimità. La legge 801 del 1977 giustifica il segreto di Stato solo a "difesa delle istituzioni poste dalla Costituzione a suo fondamento" e non anche a tutela delle persone fisiche. "L'esigenza di salvaguardare l'incolumità fisica del presidente del Consiglio - si legge nel ricorso - non può mai giustificare l'assoggettamento al segreto di Stato di un'intera area privata in maniera stabile e permanente". 
Per tali ragioni, la procura di Tempio Pausania chiede alla Consulta di annullare i provvedimenti del Governo, revocare il segreto e "aprire le porte" della villa dei cactus. 

(18 gennaio 2005)

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