3 luglio 2017
RENZI –
PISAPIA : lo scontro
Questo fine settimana, in contemporanea, è stato registrato lo
scontro tra le posizioni di Renzi e Pisapia.
Molti che speravano in un avvicinamento che potesse realizzare
un possibile incontro in vista delle prossime elezioni politiche
, sono rimasti profondamente delusi.
Renzi e Pisapia ,il primo a Milano in occasione dell’assemblea
nazionale dei circoli del P.D. ed il secondo a Roma in una
assemblea aperta alle diverse anime della sinistra, si sono
affrontati con espressioni di acida polemica sui temi che
troveranno ampio spazio nella prossima campagna elettorale.
Renzi con un “ ascolto tutti. ma non mi fermerò davanti nessuno”
ha confermato la sua vecchia linea che, purtroppo, non ha avuto
epilogo felice con il risultato del referendum costituzionale.
Pisapia condizionando il possibile incontro “ alla discontinuità
“ ha sottolineato l’ esigenza di salvaguardare le posizioni di
tutti coloro i quali sono usciti dal P.D.
Che Pisapia tratti con riguardo Fassina, Civati ed altri usciti
dal P.D. prima del rederendum, è considerato un fatto normale..
Includere anche D’Alema e Bersani, il primo già Segretario del
Partito e Presidente del Consiglio ed il secondo Segretario del
partito e Presidente del Consiglio designato, i quali ancora
all’interno del P.D. interpretando in modo del tutto particolare
le scelte degli organi legittimamente espressi dal partito,
organizzarono con tanta teatralità la loro opposizione al
referendum, significa avere scelto la strada dello scontro e non
di un confronto costruttivo.
Anche per Pisapia non sarà facile tenere unita tanta gente che,
invece di muoversi per porre ed affrontare tematiche politiche,
mira soltanto a cercare di defenestrare Matteo Renzi.
Renzi da parte sua, non modificando il tono dei suoi interventi,
è costretto a guardarsi di Orlando, vera bomba ad orologeria
rimasto all’interno de P.D mantenendo rapporti diretti con
Bersani e D’Alema, che guarda con molta attenzione all’esterno,
seminando trappole non per costruire ma per distruggere.
Le prossime elezioni politiche con una nuova legge elettorale,
se sarà fatta, potranno stabilire il vero peso
politico-elettorale delle varie componenti e, se sarà
proporzionale puro, le maggioranze non potranno essere
concordate prima di conoscere i risultati definitivi.
Giorni molto difficili ci aspettano e le sorprese continueranno
per lungo tempo a farci compagnia.
angiolo alerci
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