PORTAEREI Cavour (C 550)
La nave "Cavour" è una portaerei (incrociatore portaeromobili,
secondo la classificazione ufficiale) V/STOL (a decollo corto ed
atterraggio verticale). Dal 2011 è la nave ammiraglia della
flotta.
Costruzione
Commissionata a FINCANTIERI il 22 novembre 2000, lo scafo è
stato impostato il 17 luglio 2001 nel cantiere navale di Riva
Trigoso dove il troncone poppiero è stato varato il 20 luglio
2004 e trasferito al cantiere navale di Muggiano La Spezia per
il collegamento al troncone prodiero e per i lavori di
allestimento.
Il 22 dicembre 2006 ha effettuato la prima prova di navigazione
ed il 27 marzo 2008 è stato consegnato alla Marina Militare per
i collaudi finali, al termine dei quali il 10 giugno 2009 è
entrata in servizio con la consegna della bandiera di
combattimento avvenuta nel porto di Civitavecchia alla presenza
del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano del Ministro
della Difesa Ignazio La Russa, del Capo di Stato Maggiore della
Marina Ammiraglio Paolo La Rosa, e delle più alte cariche
istituzionali.
La "Cavour" è stata progettata per combinare varie funzionalità
fra cui, oltre alla predominante azione aerea tramite modelli
V/STOL ed elicotteri, anche scenari di operazioni anfibie,
comando di squadra, di trasporto di personale civile e militare
e di veicoli pesanti. La nave è posta alle dirette dipendenze
del Comando in capo della Squadra Navale.
Il 5 dicembre 2011, al termine delle esercitazioni "Mare Aperto"
e AMPHEX 2011, presso la Stazione navale Mar Grande di Taranto,
s’è svolta l'ultima riunione della Commissione che ha
formalmente sancito la conclusione dei "lavori di fine garanzia"
della nave ammiraglia della Squadra navale. Al termine della
cerimonia con la firma del presidente della commissione,
Ammiraglio Ispettore capo Alberto Gauzolino, alla presenza del
Comandante dell'unità, capitano di vascello Aurelio De Carolis,
il Cavour ha raggiunto la piena capacità operativa.
Araldica del nome
La nave è stata così chiamata in onore di Camillo Benso Conte di
Cavour (dopo avere scartato la denominazione di Luigi Einaudi ed
Andrea Doria) ed è diventata la NUM (Nuova Unità Maggiore) della
Marina Militare, affiancando la portaerei Giuseppe Garibaldi.
Questo nome ha un significato storico per la Marina Militare,
quale riconoscimento per il forte impulso che il Conte di Cavour
diede, all'indomani dell'Unità d’Italia, all'espansione ed alla
qualificazione della marina italiana sorta dalla fusione delle
marine preunitarie. Il nome è stato assegnato a due navi della
Regia Marina: un trasporto di prima classe attivo tra il 1885 ed
il 1894 e la Corazzata Conte di Cavour, seriamente danneggiata e
semiaffondata durante la famosa notte di Taranto nel 1940.
Sistema di combattimento
Il Cavour è dotato di una serie di sistemi d'arma atti ad
aumentarne le capacità offensiva. Il sistema di combattimento è
rappresentato da una fitta rete di sensori ed armamenti che
garantiscono una difesa costante da qualsiasi tipo di minaccia
la nave dovesse incontrare.
Armamenti imbarcati:
• 32 celle di lancio verticale per missili ASTER15 antiaerei ed
antimissile;
• mitragliere 25/80 KBA;
• CIWS DAVIDE 76/62 per la difesa di punto antimissile ed
antiaerea;
• SCLAR-H sistema compatto lanciarazzi;
• SLAT per la difesa antisiluro: è composto dai sottosistemi
RATO, CMAT e ALERTO.
Aerei e mezzi imbarcati
Il Cavour imbarca un totale di 20-36 aeromobili, del GRUPAER, il
Gruppo aeromobili imbarcati dell'Aviazione Navale. Il gruppo di
volo è composto da velivoli V/STOL AV (a decollo verticale) – 8B
Harrier Plus e, quando saranno disponibili, i nuovi F -35
LIGHTNING (sviluppati da Lockheed Martin per il programma Joint
Strike Fighter impostato dagli Stati Uniti in collaborazione con
Inghilterra, Italia, Paesi Bassi. Inoltre sono imbarcati
elicotteri di vario tipo, dagli SH - 3D agli NH -90 ai pesanti
EH-101, sia come piattaforme radar (versione AEW ) che con
compiti di ricerca e soccorso (SAR), di attacco antisommergibile
(ASW) o antisuperficie (ASuW).
I dati ufficiali per l'hangar indicano che «è dimensionato per
accogliere fino a 12 elicotteri oppure, in alternativa, 4
elicotteri e max 8 aerei». Per garantire maggiore libertà di
movimento in coperta può, in caso di necessità o emergenza,
ospitare circa 16 aeromobili in hangar. Il ponte di volo ha una
dimensione tale che si ipotizza vi si possano parcheggiare fino
a un massimo di 24 velivoli in diverse configurazioni tra aerei
ed elicotteri per un massimo complessivo di 40 velivoli. Il
ponte di volo misura 220 m × 34,50 m per una superficie netta di
6,800 m² netti, ossia togliendo lo spazio occupato dall'isola di
comando e l'ascensore di prua. Comunque, l'intero ponte di volo
così come appare, è lungo 232,36 x 34,50, quindi ben oltre le
dimensioni considerate come spazio di volo.
La lunghezza della pista di decollo è di 180 metri e la
larghezza è di 14 metri. Ne consegue che in caso di necessità
(stile "Royal Navy nella “guerra delle Falkland”) potrebbe
trasportare un massimo di 36 velivoli tra caccia F-35 ed
elicotteri EH 101 e NH 90. Ciò per permettere il movimento dei
velivoli sia sul ponte che in hangar. Quindi non si potranno mai
far operare un numero superiore di velivoli. In tal caso la nave
diverrebbe un semplice “trasporto aerei”.
Nel gennaio del 2011, in seguito ad incremento dei costi e a
problemi di sviluppo, il progetto del caccia F-35B STOVL è stato
definito "a rischio" dal segretario della difesa degli Stati
Uniti. In caso di cancellazione di tale progetto, la Marina
Militare non sarebbe in grado di sostituire gli ormai datati
Harrier, e sarebbe costretta a declassare la portaerei al rango
di “portaelicotteri”, dal momento che il Cavour non ha un ponte
di volo adatto al decollo di velivoli convenzionali. Tale
impasse è apparso parecchio condizionante circa il futuro della
costosa nave.
Altri dettagli
La Marina Militare Italiana, dopo l'entrata in servizio del
"Garibaldi", aveva pianificato l'acquisizione di un'altra
portaereomobile che doveva avere caratteristiche simili ma con
un ponte di volo più grande e con un dislocamento leggermente
superiore (15000 t) a vuoto. Il progetto venne però cancellato
dopo la fine della guerra fredda, quando i requisiti della
Marina militare italiana cambiarono e si passò al progetto
“156”. La nuova unità infatti, avrebbe dovuto avere un
tonnellaggio tra le 18 000 e le 20 000 tonnellate, con una
lunghezza di 200 metri e una larghezza di 34 metri e in grado di
imbarcare 10/12 AV-8B e 6/8 EH-101.
Nel 1995 si pensò di optare per un'unità anfibia di 13 000
tonnellate, in grado di imbarcare 4 AV-8B e 6/8 EH-101; alla
fine si passò al progetto 163/168 a favore di una nuova nave di
27 000 tonnellate di dislocamento a pieno carico, ossia
l’odierna "Cavour". Altre ulteriori modifiche porteranno il
tonnellaggio massimo della nave vicino alle 30 000 tonnellate,
specie nel caso d'imbarco di mezzi militari di un certo peso per
operazioni aeronavali di supporto ad eventuali azioni di sbarco.
La nave è predisposta per ospitare un comando navale complesso (MCC)
e, a tal fine, dispone di 174 postazioni di lavoro tutte
connesse alla 5 diverse reti telematiche disponibili, nonché di
specifiche 12 aree di lavoro dedicate e riconfigurabili.
Le capacità ospedaliere si basano su 2 sale operatorie e 32
posti di degenza, su una superficie complessiva di 400 m² .
La Cavour, a differenza di altre unità della flotta, è stata
concepita con una capacità duale: è in grado, cioè, di compiere
anche missioni di natura non militare, soprattutto in caso di
calamità. La portaerei può imbarcare un completo comando della
Protezione Civile e garantire energia elettrica, acqua potabile,
pasti caldi e supporto sanitario, oltre che a fungere come snodo
di smistamento dei soccorsi. Il vantaggio, già sperimentato in
altri interventi della Marina Militare degli ultimi anni, è
quello di poter agire dal mare, indipendentemente dallo stato
delle infrastrutture della zona sinistrata. Per tali emergenze,
la "Cavour" può dispiegare a terra, grazie agli aeromobili, un
centro di assistenza per 250 persone e può aiutare
nell'evacuazione della popolazione civile con 700 posti letto.
L'infermeria è altresì dotata di due sale operatorie complete,
che possono operare in contemporanea per gli interventi più
complessi, accogliendo all'occorrenza personale medico civile.
L'impianto di propulsione dell'unità, con i suoi 88 000 KW
generati da quattro turbine General Electric – Avio, è il più
potente non nucleare realizzato al mondo negli ultimi decenni.
Impiego operativo
La prima missione operativa della "Cavour", al comando del
Capitano di Vascello Gianluigi Reversi, ha avuto luogo il 19
gennaio 2010 ad Haiti, per recare soccorso alla popolazione
colpita dal catastrofico terremoto.
Si è trattato di un'operazione congiunta tra le Forze armate
italiane e quelle brasiliane. Il dispositivo nazionale
interforze, che ha preso parte all'operazione, denominata "White
Crane", risultava composto da quasi mille unità di personale tra
militare e civile e con circa 200 tonnellate di viveri.
La portaerei ha preso poi parte, nel Golfo di Napoli, alle
celebrazioni della Festa della Marina Militare il 10 giugno
2010. Da novembre 2013 ad aprile 2014, assieme al 30º Gruppo
Navale, ha effettuato il periplo del continente africano. Nel
mese di novembre 2014 è stata impegnata per attività di
rappresentanza ed intensa attività addestrativa nell’Adriatico e
nel mar Ionio, toccando i porti di Augusta, Trieste, Bari,
Ortona, Teodo (Montenegro) e Ragusa (Croazia). Dal giugno 2015 è
stata la nave ammiraglia della missione Operazione Sophia (EUNAVFOR
Med),fino al maggio 2016.
Costi
La costruzione della sola piattaforma è costata circa 900
milioni di euro, cui vanno aggiunti circa 23 milioni di euro per
la fornitura di apparati minimi per la navigazione, 35 milioni
relativi al supporto integrato ed ulteriori 150 milioni di euro
in forniture dei sistemi di comando e controllo, le
comunicazioni, i sistemi d'arma a corto/medio raggio. Per un
totale di 1 miliardo e 108 milioni di euro. A queste spese vanno
ad aggiungersi circa 192 milioni di euro per i sistemi d'arma
non compresi in quelli precedentemente menzionati, per un costo
complessivo pari a 1,3 miliardi di euro. Il 30 luglio 2013, in
un'audizione parlamentare, il Ministro della Difesa Mario Mauro
dichiarò che la spesa relativa alla portaerei sarebbe ammontata
a complessivi 3,5 miliardi di euro. Successivamente è stato
precisato che i costi reali erano di circa 1,5 miliardi di euro,
cui però andavano aggiunti quelli altrettanto consistenti per
l’acquisto degli aeromobili necessari e per il mantenimento in
esercizio della nave, per oltre 3 miliardi. Senza dire dello
stanziamento di circa 14 miliardi per l’acquisto dei futuri F-35
e del relativo sistema di supporto logistico e
dell’addestramento del personale.
Galleria immagini
Francobollo celebrativo della Marina Militare dedicato alla
"Cavour".
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