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 2 giugno 2017
 

LEGGE ELETTORALE: continuano le danze


La Commissione Affari Costituzionali della Camera ha esitato la nuova proposta di modifica del nostro sistema elettorale per il rinnovo del Parlamento.
Nel tentativo di superare i numerosi scogli cui andavano incontro le diverse proposte avanzate Renzi , modificando l'atteggiamento da sempre tenuto, ha fatto approvare dalla direzione del suo partito una proposta alla “ tedesca”.
Ma, come ormai è sua abitudine, l’ha infarcita di modifiche che ne hanno sostanzialmente sminuito o azzerato tutti gli aspetti positivi di quella legge.
Io mi sono da tempo intrattenuto con note pubblicate su questa stessa testata ,ed ancor prima con interventi DATATI, su due aspetti di incostituzionalità di tutte le leggi elettorali varate dal 1946 in poi.
I due aspetti riguardavano la composizione delle circoscrizioni elettorali per quanto riguarda la Camera e la composizione del Senato.
Interventi datati, come risulta da due relazioni effettuate all'interno del Lions Club di Enna nel 1987 e nel 2012 ,pubblicate nella rivista ufficiale The Lion, e nei riscontri avuti con una nota del 6 aprile 2012 da parte della Presidenza della Repubblica, con una nota del 19 marzo 2012 da parte dell'Italia dei Valori di Di Pietro e con nota del 13 marzo 2012 da parte della Presidenza della Camera che così si esprimeva: “ Al riguardo desidero comunicarLe che il Presidente ha disposto che copia della sua lettera sia trasmessa alla Commissione parlamentare competente, affinchè i Deputati che ne fanno parte possano prendere visione e assumere le iniziative che ritengano opportune”.
Documenti questi inseriti nei miei libri “Cronaca e riflessioni sulla politica italiana”.
Per quanto riguarda sia l’ elezione della Camera che per quella del Senato un problema è risolto con la previsione di 303 collegi, mentre restano oscuri alcuni punti che riguardano il sistema elettorale per il Senato.
Per la Camera dei Deputati il problema è più grave per la possibile NOMINA di oltre il 70% dei componenti, mediante la espressione di una inutile preferenza di nessun valore.
Aspettiamo quali modifiche potranno essere apportate in sede di discussione, al cui esito è legata la durata della presente legislatura.

L'ultimo articolo, a chiusura del mio secondo volume di “ Cronaca e riflessioni sulla politica italiana”, datato 1 febbraio 2017 aveva questo titolo “Paolo stai sereno...” proprio per le assicurazioni di Renzi che “ quel Governo sarebbe arrivato alla fine della legislatura”.
Oggi le cose sono cambiate, Renzi no.
Volere l'urgente approvazione del nuovo testo elettorale, così come proposto, che gli consentirebbe di nominare deputati quasi tutti i suoi amici, escludendo quelli a lui non vicini, rappresenta per lui la rivincita.
Le elezioni anticipate, che potrebbero danneggiare il P.D. è un problema di secondo piano, di fronte alla consolazione che i fuoriusciti” non riuscissero a superare la soglia del 5%, necessaria per poter concorrere alla ripartizione dei seggi.
Se in occasione di eventuali elezioni anticipate il risultato per il P.D. non sarà “soddisfacente”, sarà segnata questa volta la fine politica di un soggetto che, se avesse fatto la giusta esperienza dopo l’esito del referendum, avrebbe potuto dare al Paese un buon contributo.

angiolo alerci


I
 

 


 

 

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