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25 aprile 2015



                        IL FUTURO CHE CI ATTENDE



In una mia nota pubblicata su giornali on line nel gennaio scorso, dopo aver fatto delle considerazioni sulle profonde preoccupazioni da più parti manifestate in seguito al feroce attentato perpetrato a Parigi da terroristi sciiti, mi ero soffermato nel tentativo di trovare delle analogie con certe profezie fatte circa sei secoli fa da Nostradamus.
Oggi vorrei trascrivere interamente quanto scritto da Mirella Corvaja, una delle più accreditate interpreti delle quartine di Nostradamus, nel suo libro “ LE PROFEZIE DI NOSTRADAMUS – Cosa ci riserva il futuro”
edito da Giovanni De Vecchi e stampato nel settembre del 1981
nel capitolo Il futuro che ci attende.
“ Tuttavia un aiuto nel delineare questa visione d'insieme relativa al destino di noi umani e del pianeta sul quale viviamo, ci può venire anche da altre fonti, che non siano quelle lasciateci da Nostradamus, per cui vagliando attentamente le vaie ipotesi si può definire con concordare su alcune di esse, esattamente su quelle che risultano comuni ai diversi profeti che le hanno anticipate.
Abbracciando quindi in un sguardo d'insieme quanto profeti ed illuminati hanno saputo scorgere attraverso i veli che adombrano il futuro, possiamo dire che una terza guerra mondiale incombe su di noi e la sua violenza sarà tale da superare di gran lunga tutte le guerre che l'hanno preceduta.
Intere città saranno totalmente cancellate dal volto della terra, a causa di micidiali armi che verranno impiegate dai contendenti che, a paragone loro le bombe atomiche che oggi ci atterriscono, saranno poco.
Quanto durerà questo immane conflitto è difficile dirlo; taluni interpreti di questi eventi sostengono infatti che questo terzo conflitto mondiale prenderà origine “da tanti focolai iniziali mai del tutto sopiti” che in tempi e luoghi diversi si rinsalderanno e finiranno quindi con l'estendersi in tutto il globo,
Quando avverrà tale catastrofe? Non è dato saperlo con esattezza, ma non pochi particolari concordano nel farla prevedere in un futuro abbastanza prossimo.
Per quanto incerta sia la sua durata, essa può essere indicata in circa quattro anni, secondo quanto affermano taluni commentatori non solo di Nostradamus”.
Non vi è alcun dubbio che la previsione “ da tanti focolai iniziali mai sopiti”, quello che oggi si sta manifestando in molte parti del mondo non può lasciarci tranquilli, ma non deve lasciare tranquilli coloro i quali dovrebbero svolgere con la massima responsabilità una grande opera di seria mediazione, nel tentativo di ridurre almeno i nefasti effetti che le profezie dei profeti, dei veggenti e di Nostradamus di hanno tramandato.


Angiolo Alerci
 

 

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