9 aprile 2015
LE PROVINCE DI
CROCETTA
Sono trascorsi esattamente due anni dal 28 marzo 2013, giorno in
cui venne pubblicata sul giornale on line Start News la seguente
mia nota:
La notizia che il Governo della Regione Siciliana, finalmente,
ha soppresso le province, ha fatto il giro d'Italia ed il nostro
Presidente Crocetta è stato invitato da tutte le televisioni per
illustrare il contenuto e l'effetto della importante legge
approvata.
A questo punto è utile fare tutto un percorso per valutare la
effettiva portata del provvedimento:
1) -l'art.15 dello Statuto della regione Siciliana (norma
costituzionale) stabiliva “ Le circoscrizioni provinciali e gli
organi ed enti pubblici che ne derivano, sono soppressi
nell'ambito della regione siciliana.”
2) - La legge regionale del 6-3-86, anche se a distanza di 40
anni, dava attuazione al richiamato art.15 e l'art.3 della nuova
legge così recita “L'amministrazione locale territoriale della
Regione Siciliana è articolata,ai sensi dell'art.15 dello
Statuto Regionale in comuni e liberi consorzi dei comuni,
denominati “Province Regionali”.
3) - L'art.5 della richiamata legge prevede “La costituzione di
ciascuna provincia regionale è promossa da uno o più
comuni...mediante delibere dei rispettivi consigli su una
specifica, identica motivata proposta, da adottarsi, con il voto
favorevole della maggioranza dei consiglieri assegnati”.
Una critica poteva essere espressa al modo previsto per la
costituzione dei liberi consorzi, quella di considerare i comuni
esistenti nell'ambito delle province già aderenti ai “liberi
consorzi”, con la perentoria data del 30 giugno 1987,
successivamente prorogata, entro la quale la mancata adozione
della richiamata delibera, equivaleva come adesione al libero
consorzio.
Non risulta che in Sicilia fosse stata adottata una sola
delibera di non adesione.
Cosa ha fatto il Governo Crocetta ?
Ha abolito le province, già abolite con la legge 6-3-86 n.9,
istituito i liberi consorzi, già istituiti con la stessa legge.
Sarebbe stato più semplice abolire la denominazione di
“provincia regionale” modificandola con “Libero Consorzio” e
modificare la struttura politica ed amministrativa per meglio
adattarla alle nuove funzioni
E' stato veramente inspiegabile il comportamento dell'intero
Consiglio Regionale che ha seguito supinamente il maldestro
tentativo di Crocetta, teso esclusivamente a creare le
condizioni per elevare al rango di provincia la città di Gela.
Ci sono voluti ben due anni perchè una parte dei Deputati
Regionali, con voto segreto, fermasse l'iniziativa di Crocetta
il quale ha definito “ allucinante” il comportamento della
maggioranza.
Ma in Sicilia oggi un risultato conseguito con il voto segreto
può provocare un immediato ripensamento, poiché il Presidente
Crocetta ha nelle sue mani una potente arma: la minaccia della
sue dimissioni con il conseguente scioglimento anticipato
dell'assemblea.
Lo scioglimento anticipato rappresenta sempre un atto traumatico
che oggi potrebbe diventare drammatico per venti Consiglieri,
dal momento che con le nuove elezioni la loro presenza scenderà
da 90 a 70, in virtù di una riforma già approvata.
Angiolo Alerci
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