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Cristo:
biografia di un laico.
La lettura dei Vangeli può essere motivata dalla
Fede oppure dalla Ragione, ottenendone una interpretazione
confessionale oppure laica; il momento alto di ciascuna di
queste interpretazioni sta nella valutazione in ciò che
divergono e in ciò che coincidono.
Analogo argomento può essere utilizzato per la lettura del
Corano, dove la presenza di Gesù è molto più significativa di
quanto si voglia far emergere nella cultura occidentale.
C'è una specie di ansiosa prudenza nell’accostarsi al Corano da
parte del mondo cattolico e cristiano, come se fosse un
esercizio blasfemo, contraddittorio agli insegnamenti della
Chiesa, che, in verità, ha ben poco da insegnare avendo
privilegiato, o messo sul medesimo piano, l'esercizio del potere
temporale in quanto Stato Città del Vaticano con la
testimonianza di una Fede che vuole tutti uguali innanzi a Dio:
credenti e non credenti, cristiani e fedeli di altre religioni e
confessioni.
Il cattolico è farcito di dottrina fin dalla prima infanzia,
iniziando con un catechismo per il quale periodicamente si sente
l'esigenza di aggiornamento, quindi non parole eterne di Dio, ma
parole mutabili degli uomini.
Nel cattolico l'immagine di Cristo sfuma nella Fede e nella fede
si fortifica, perché la dimensione dell'uomo Gesù si confonde e
si assimila alla dimensione divina, per cui si accoglie con Fede
tutto ciò che l'intelletto non arriva a comprendere. Ma resta
immutato e immutabile l'insegnamento che scaturisce da quella
biografia, con valori che non hanno avuto bisogno di
aggiornamenti o adeguamento alle mutate condizioni sociali dopo
2.000 anni di una sola verità.
Per riassumere il concetto, il cattolico crede per Fede ma non
con intelligenza.
La religione musulmana, che tra le religioni monoteiste è quella
più vicina al cristianesimo, nel suo testo sacro, il Corano,
manifesta una grandissima devozione per Gesù e per il suo
insegnamento, ma il musulmano deve capire, non accetta altre
verità se non quelle contenute nel testo sacro; capire vuol dire
intelligere, cioè far partecipe l’intelligenza nell’itinerario
dell’apprendimento.
Nel Corano si esalta la figura di Maria, nata senza peccato, la
sua particolare condizione la resero la sola donna in grado di
essere visitata dallo Spirito di Dio ( arsalna ilaiha ruHana)
per poter ricevere e ospitare in sé il Verbo di Dio (kalimatin
min Allah ) e poterlo offrire al mondo intero, pur nella
consapevolezza del dolore/amore, diventando, così, essa stessa
Ar-Rahman , amore infinito che non attende di essere
corrisposto, itinerario che Dio desidera per tutti gli uomini.
E Dio propone, ad esempio, per coloro che credono, Maria, che si
conservò vergine,.. sì che Noi insufflammo in Lei il Nostro
Spirito; Maria che credette alla parole del suo Signore e dei
Suoi Libri e fu una donna devota? (Corano LXVI, 11-12)
La figura di Gesù è esaltata come (,Khalifat Hallah),
rappresentante di Dio in terra, (rahamatn minna) amore di Dio ,
figlio della Rivelazione, infatti così l'Angelo si rivolge a
Maria:
"O Maria, Dio ti annuncia la lieta novella di una Parola da Lui
proveniente: il suo nome è il Messia, Gesù figlio di Maria,
eminente in questo mondo e nell'altro, uno dei più vicini. Dalla
culla parlerà alle genti e nella sua età adulta sarà tra gli
uomini devoti".
Anche qui possiamo riassumere il concetto con una
esemplificazione e cioè che l'Islam venera Gesù con
intelligenza, ma non con Fede, ed è questa la ragione per la
quale, pur ammettendo la verginità di Maria e l’intervento
divino per il concepimento di Gesù, non va oltre il
riconoscimento del Messia, respingendo la Trinità perché non
accettabile razionalmente, anzi a rischio di politeismo, mentre
il cattolicesimo cristiano accetta per Fede ciò che la ragione
non riesce a spiegare.
Rimane il pilastro portante dell’insegnamento, che viene
esaltato nelle Beatitudini del discorso della montagna, che non
è cristiano, né musulmano, né di nessun'altra religione, è
universale, spirituale e laico nel medesimo tempo, in quanto
viene descritta un’etica non suscettibile ad alterazioni,
interpretazioni, dottrinologie, epistemologie, perché contiene
una verità universale, perfettamente identificabile come
laico-confessionale.
Rosario Amico Roxas
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