Quanti
balzelli d’epoca
– talvolta abusivi – Paghiamo sulle
Bollette
luce e gas?
Forse non tutti sanno che nella bolletta della luce paghiamo
abitualmente contributi per l’incenerimento dei rifiuti, per
il vecchio nucleare da smantellare, forniamo sussidi alle
acciaierie, incentivi per le rinnovabili, i pannelli solari, le
pale eoliche, le centrali a biomasse e persino gli scarti delle
raffinerie. Voci estranee al consumo di energia di nostra
pertinenza o i servizi di rete. Sulle quali paghiamo due volte
le tasse.
Si chiamano "oneri generali di sistema" e
valgono 14 miliardi di euro, Ovvero, 230 euro per ogni
cittadino italiano, pari al 20% dell'intera bolletta.
La questione viene riproposta all'attenzione dei consumatori da
un articolo di Sergio Rizzo sul Corriere della Sera, che segnala
una peculiarità del sistema italiano: la tassa sulla tassa, una
tassa al cubo, per intenderci, perché sugli incentivi,
si pagano le imposte. Scrive Rizzo: "L’Iva viene infatti
applicata sull’importo lordo comprensivo dell’accisa
(l'imposta erariale di consumo, ndr): il risultato è che le
famiglie pagano ogni anno sulle bollette elettriche almeno 130
milioni di imposte su una imposta".
Le
principali componenti della categoria degli oneri generali
sono le voci:
-
A2. Per lo smaltimento delle centrali nucleari.
Chiuse con il referendum nel 1987, oltre venticinque anni fa. Se
ne sta occupando la Sogin, società pubblica con quasi 900
dipendenti, che contineremo a pagare fino al 2021, ci ricorda
Rizzo. Un conto salato, che solo l’anno scorso è costato agli
italiani 149 milioni di euro.
-
A3. Fonti rinnovabili e assimilati.
La dicitura della componente A3, sembra garantire una finalità
"buona" ai nostri contributi extra-consumo. Di fatto
però consente di finanziare un universo ben più ampio delle
sole fonti rinnovabili. Tra queste infatti sono inseriti anche i
cosidetti impianti di produzione di energia assimilati ad esse,
ovvero quelli di cogenerazione (cioè la produzione
combinata di energia elettrica e calore), quelli che utilizzano
forme di energia recuperabile in processi e impianti produttivi;
quelli che usano gli scarti di lavorazione e/o di processi e
quelli che utilizzano fonti fossili.
-
A4 Finanziamento dei regimi tariffari speciali.
Citiamo ancora il Corriere. "Si tratta di 250 milioni di
euro destinati alle Ferrovie sotto forma di sconti tariffari. Li
paghiamo da cinquant'anni, quando l'energia elettrica fu
nazionalizzata e alcune piccole centrali delle Fs finirono
anch'esse all'Enel. In mezzo secolo il conto è stato certo
saldato con gli interessi: imperscrutabile il motivo per cui non
si è ancora chiuso".
-
A5 Attività di ricerca e sviluppo.
Una quota pari in tutto 41 milioni, è destinata a finanziare la
ricerca finalizzata all’innovazione tecnologica di interesse
generale del sistema elettrico. Meno di un sesto degli sconti
garantiti alla rete ferroviaria.
-
AS Tariffa sociale.
La componente riguarda l'adozione di misure di tutela tariffaria
per i clienti del settore elettrico in stato di disagio: il
bonus per le famiglie povere. "E' la voce più piccola, per
giunta ridotta nel 2012 a un terzo, da 54 a 17 milioni di
euro".
Conclude Rizzo "Ma le brutte notizie non finiscono mai
perché il governo di Mario Monti ha deciso di dare fiato alle
imprese spostando 780 milioni di peso degli oneri generali di
sistema dalle loro bollette a quelle delle famiglie. Le
bollette, quindi, aumenteranno ancora".
|