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                                                                                21 febbraio 2016

BERLUSCONI RITORNA


Con approssimarsi delle elezioni per il rinnovo delle amministrazioni comunali che coinvolgeranno anche quattro importanti comuni ( Roma,Milano,Napoli e Torino) ,
l'ex Presidente del Consiglio ritorna spesso in video per sostenere i candidati di quello che resta del vecchio centrodestra.
I suoi argomenti sono sempre gli stessi.
Nei confronti del Presidente Renzi continua a sottolineare che si tratta di un Presidente non eletto e che, quindi, non può rappresentare la comunità nazionale.
Berlusconi forse non ha letto l'articolo 92 della Costituzione che così recita:
“ Il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio” e non impone che la nomina deve essere fatta scegliendo tra i parlamentari.
Il successivo articolo 94 precisa “ Il governo deve avere la fiducia delle due Camere”.
Berlusconi non deve dimenticarsi che al governo Renzi ha dato circa cinquanta voti di fiducia, che più volte ha varcato la soglia del Nazareno per incontrare nella sua abitazione Renzi, nella doppia qualità di Presidente del Consiglio e di Segretario del P.D., con il quale aveva stretto un patto naufragato per una sua personale interpretazione.
Il passato, anche il suo passato, Berlusconi preferisce non ricordarlo.
Non può, infatti, ricordare di avere abbandonato la nave lasciando il paese con un debito che, durante la sua presidenza, era aumentato di circa cinquecento miliardi di eu ( da 1500/miliardi a 2/mila miliardi), con un spread salito a 570 punti ed un tasso di interesse di circa il 6% e, nel contempo, vantarsi di non avere messo le mani nelle tasche degli italiani.
L’avere aumentato il debito di oltre 500/miliardi, che pagheranno i nostri figli ed i nostri nipoti, è il vero motivo che aggrava la nostra crisi perchè non consente al governo la possibilità di accedere ad ulteriore credito da destinare allo sviluppo, alle infrastrutture ed alla riduzione della disoccupazione.
Il tentativo di raccogliere i cocci di quel centrodestra da lui stesso distrutto, con l’abbandono di Alfano, di Fitto e di Verdini, l’atteggiamento ondivago della lega, la perplessità dei Fratelli d’Italia e l’ ostilità di Storace, oggi non dovrebbero lasciare tranquillo l’ex Presidente del Consiglio.
Le polemiche interne sul caso di Bertolaso, candidato da Berlusconi per la elezione del Sindaco di Roma, rappresentano la vera situazione in cui tenta di navigare, in un mare tempestoso,il nuovo centrodestra di Berlusconi.

Angiolo Alerci
 

 

Ass. Socio-Cult. «ETHOS - VIAGRANDE»
Presidente Augusto Lucchese
 e-mail: ethosassociazione@alice.it