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 12 giugno 2018



ANCORA SULL’IMMIGRAZIONE


Fin dal primo momento in cui ho iniziato la collaborazione con diverse testate on line, che mi hanno consentito la pubblicazione dei miei articoli in tre volumi del mio libro “Cronaca e riflessioni sulla politica italiana” , ho più volte trattato il tema dell’ immigrazione.
Non c’è dubbio che questo importante problema, inizialmente sottovalutato, è stato mal gestito nel suo lungo percorso.
Il 9 ottobre 2013, all’indomani della tragedia di Lampedusa, con una mia nota pubblicata da diversi giornali on line, inserita alla pag.98 del primo volume del mio libro e trasmessa al Ministro degli Interni on. Alfano, suggerivo:
“Creare in Libia, d’intesa con quel Governo, un centro di accoglienza per coloro i quali, per motivi seriamente accertati, sono costretti ad emigrare”.
Soltanto “solo” dopo venti mesi il Ministro Alfano affermava che “ un milione di persone sono in attesa di iniziare il lungo viaggio per raggiungere le coste siciliane e che bisogna fermare il Libia questo previsto esodo”.
Alfano non tenne conto che la situazione politica in Libia, dopo venti mesi, era notevolmente peggiorata con una guerra civile in corso.
Un tentativo serio venne successivamente provato dal nostro Ministro degli Interni Minniti , immediatamente scavalcato da una proposta più articolata fatta dal neo Presidente Francese Macron e rilanciata oggi dal rappresentante di un’altra componente dell’Unione Europea.
Sono passati esattamente cinque anni dalla proposta da me formulata nel 2013 ed ancora ne continuano a parlare, non tenendo conto che la situazione è notevolmente peggiorata, con la famosa costituzione del FRONTEX per la sicurezza delle frontiere.
Dalla costituzione del Frontex l’Europa ha visto un forte aumento del numero dei migranti.
Frontex avrebbe dovuto coordinare tutte le operazioni marittime ed effettuare il controllo delle frontiere, mentre si limita a svolgere la funzione di “vigile” e dirottare verso le nostre coste tutte le imbarcazioni che sistematicamente vengono rifiutate dalla Spagna, dalla Francia, dalla Grecia e da Malta.
Nessuno ha considerato un aspetto di grande interesse che riguarda il problema della immigrazione.
All’inizio i trafficanti si servivano di vecchi natanti che raggiungevano Lampedusa dopo diversi giorni di navigazione e a Lampedusa venivano distrutti.
Oggi decine di gommoni partono dalla Libia e, non appena si allontanano di poche miglia, lanciano l’S.O.S. sapendo che a poca distanza ci sono molte navi, onlus vere e onlus false, che stazionano pronte ad intervenire, mettendo gli scafisti nella condizione di poter fare più viaggi nella stessa giornata, realizzando notevoli profitti.
L’Europa resta a guardare, mentre l’Italia continua a pagarne gli errori, e rimane assente nel valutare certi comportamenti: la Francia che chiude il varco con l’Italia, l’Austria che ha deciso di schierare le truppe a ridosso del nostro confine e i paesi dell’est, che hanno ottenuto le migliori condizioni da parte dell’UE, che si rifiutano di ospitare gli emigrati loro assegnati..
Pur considerando di importanza primaria l’aspetto della valutazione umanitaria per quanto sta accadendo in questi giorni, un avviso forte meritava questa Europa governata da NANI, forte nel continuare ad imporre all’Italia sanzioni per fatti marginali, e continua a non considerare i grandi sacrifici giornalmente fatti nel gestire da sola il grande problema della immigrazione.
Una svolta era necessaria e speriamo che l’Europa consideri quanto sta accadendo come l’ultimo avviso, per riconsiderare in modo completamente nuovo e diverso il problema dell’immigrazione.

angiolo alerci
 

 


 

 

Ass. Socio-Cult. «ETHOS - VIAGRANDE»
Presidente Augusto Lucchese
e-mail: ethosassociazione@alice.it