AUTORITA' ENERGIA LUCE e GAS
DA :
ethosassociazione@alice.it
A : presidente@pec.governo.it
è p.c. gentiloni@governo.it
urp@mef.gov.it (ministero economia e finanze)
urp@mise.gov.it (ministero Sviluppo Economico)
Nella qualità di Presidente della Associazione ETHOS ed a nome
dei numerosi Soci e Amici interessati all’annosa e deprecabile
questione segnalata, trasmetto copia dell’ E-MAIL personalmente
indirizzato dal sottoscritto, in data 12 u.s. a info@autorita.energia.it.
Trattandosi, a nostro avviso, di una rilevante disfunzione del
sistema Italia che indiscriminatamente arreca notevoli oneri e
danni al cittadino contribuente medio (i “ricchi” e i “paperoni”
non sono interessati e sono chiaramente indifferenti), saremmo
ben felici se gli Organi Istituzionali in indirizzo - preposti
alla materia - prendessero in seria considerazione quanto
rassegnato.
Nel momento in cui la pressione fiscale è notoriamente alle
stelle e le classi popolari stentano a sbarcare il lunario non
sarebbe male che taluni balzelli indiretti venissero ben bene
potati se non del tutto eliminati. Ciò in ossequio al dettato
costituzionale e alla equità contributiva.
Si ringrazia per la sperata attenzione. Distinti ossequi.
21 febbraio 2017 Ethos Associazione
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Da: augustolucchese@virgilio.it
A: info@autorita.energia.it
Nella qualità di vessato utente dei servizi di distribuzione e
consumo di ENERGIA ELETTRICA e GAS USO FAMILIARE e avendo dovuto
sostenere, in questo ultimo periodo, notevoli perdite di tempo a
fronte dei difficili rapporti amministrativi con talune
blasonate società del settore, ritengo doveroso fare presente
quanto segue, sperando che - una tantum - non si debba
riesumare, all'uopo, il detto "vox clamans in deserto":
• L’attuale spropositata, farraginosa, sproporzionata e
ossessionante BUROCRAZIA (posta in essere a fronte delle
direttive emanate e reiterate dai competenti (?) Enti
Istituzionali preposti (Governo, Ministeri e Autority),
impedisce alla gran massa di utenti di comprendere in qual
misura e con quali sadici e complicati - quanto incomprensibili
- sistemi di calcolo gli utenti interessati vengono
sistematicamente tartassati con pesanti costi aggiuntivi, spesso
superiori al 100% rispetto ai normali corrispettivi dovuti per i
consumi effettivamente erogati;
• trattasi, in particolare, di non controllabili e indecifrabili
costi per "SPESA TRASPORTO e GESTIONE CONTATORI" -/- "SPESA PER
ONERI DI SISTEMA” calcolati a mezzo regole e parametri che anche
matematici di rango elevato avrebbero difficoltà ad elaborare;
• almeno il 90 % degli utenti, infatti, non è in grado - ammesso
che ne abbia voglia - di decifrare gli spaziali calcoli
riportati sotto la ilare denominazione di “dettaglio di
bolletta”;
• sarebbe interessante apprendere, oltretutto, quanto incide
tale massiccio sciupio di tempo, di personale e di attrezzature
(milioni di utenti ricevono bimestralmente da quattro a sei
fogli di carta stampata) sui già gravosi oneri di mantenimento
dell'apparato burocratico - istituzionale pubblico e privato, in
danno del contribuente;
• a parte, poi, la sequela di pressoché inutili "comunicazioni",
di "normative" in continua evoluzione, di "sintesi” di
unilaterali deliberazioni, tutte cose che spesso e volentieri
infrangono i più elementari principi di reciprocità contrattuale
fissati dal Codice Civile e di Commercio, vessando
massicciamente l'indifeso utente;
• a tutto ciò s'aggiunge l’evidente impossibilità di dialogare,
in rappresentanza delle Società erogatrici e delle variegate
Istituzioni di controllo, con delle "persone fisiche”;
• gli operatori dei "call-service" sono di massima impreparati,
superficiali e spesso indisponenti; un vero e proprio dialogo
fra sordi, snervante e quasi sempre inconcludente;
• FAX e raccomandate lasciano spesso il tempo che trovano ed è
già un miracolo se si riesce a ricevere, magari dopo settimane o
mesi, una risposta, talvolta interlocutoria, laconica e non
risolutiva, frettolosamente stilata da qualche impiegato di
turno;
• nella misura in cui la Nazione è in perenne stato comatoso per
le arcinote difficoltà economiche, per lo stratosferico debito
pubblico, per l’invalidante disoccupazione, per la dilagante
corruzione di base e di vertice, per la soffocante pressione
fiscale diretta e indiretta, per l’indomabile evasione ed
elusione tributaria, per la confusione e la precarietà che
dominano la scena politica e democratica dell’apparato
istituzionale, sembra assurdo e inconcepibile, inoltre, che il
cittadino debba supinamente sottostare al caos burocratico e
gestionale dei servizi connessi con l'erogazione della energia
e, conseguentemente, con gli usuranti costi accessori della
macchina amministrativa, indiscriminatamente scaricati
sull'utente;
• non ultima manifestazione di tale deprimente quadro d’insieme
è stata l’inqualificabile iniziativa governativa (squisitamente
anticostituzionale) di far confluire nel già gravoso paniere
della energia, il medioevale e iniquo balzello del vituperato
"canone RAI", oltretutto in gran parte destinato a foraggiare un
organico e un apparato piramidale sciupone, ingordo e
incongruente (oltre che dispensatore di lauti appannaggi e
compensi) che ammannisce (senza darne conto, neppure
lontanamente, a chi paga il citato canone) servizi di parte,
diffusa disinformazione, spettacoli a dir poco diseducativi
quando non proprio sconci e poco edificanti, oltre a quelli
intrisi di "violenza" e “brutalità”;
• in definitiva, servizi scadenti forzosamente pagati senza
tenere conto delle singole situazioni personali,familiari e
tanto meno dell’età degli utenti intestatari di contratti LUCE e
GAS. Un autentico abuso.
A quando una salutare e indispensabile inversione di tendenza?
A quando un giusto e sostanziale alleggerimento dei citati
"costi accessori"?
A quando una radicale e vera "spending review" riguardante le
faraoniche spese istituzionali. d'ogni tipo e natura?
E’ sperabile, in ogni caso, ricevere un obiettivo ed esauriente
riscontro al presente "sfogo". Me lo auguro, per il doveroso
rispetto della comunità nazionale in generale e dei vessati
cittadini in particolare.
12 febbraio 2017 Augusto Lucchese
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