Le “perle” della “congrega” berlusconiana.
A proposito dell’aria di fronda che fortemente spira fra taluni esponenti di spicco del PDL, è da segnalare, ad abundantiam, una delle ultime vistose “perle” poste in vetrina nell’ambito delle consuete sfrontate, assillanti e deprimenti “dichiarazioni” televisive dei portavoce di turno.
Un altezzoso “onorevole” deputato, intruppato nel “sottogruppo Scajola”, rispondendo ad un reporter televisivo che gli chiedeva se avesse o meno in animo di votare l’ulteriore fiducia al governo (o “disgoverno”) Belusconi, ha arrogantemente asserito:
- “…. Noi siamo coerenti e leali. Non ci inscriveremo mai al partito dei giuda….”.
Risposta che, a parte la professione di sfacciata partigianeria, lascia trasparire la preconcetta cieca obbedienza alla linea strumentalmente decisa da Berlusconi, cieca obbedienza che non tiene in conto le tristi e inconfutabili motivazioni che, in poco tempo, hanno ridotto dal 36% a meno del 20% il dato di gradimento popolare riguardante quest’ultimo. Certa gente, servizievolmente prostrata ai piedi del “sovrano di Arcore & di Palazzo Grazioli”, oltre ad essere irresponsabili e tornacontisti, dimostra di non essere in grado di valutare i rischi cui il Paese, privo di una virtuosa e capace guida, sta andando incontro.
Senza dire, poi, della ben nota legge di “causa ed effetto” che abbondantemente spiega il perché l’immagine dell’Italia all’estero appare sempre più discreditata e si sta compromettendo, palesemente e quasi ineluttabilmente, il futuro sociale ed economico della Nazione.
Del resto, cosa ci si potrebbe aspettare da gente che, ormai da tempo, è iscritta al partito dei complici e dei bricconi, per non dire altro.
13 ottobre 2011
luau
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