I
TEMPI BEATI
DELLA
“COMMEDIA ALL’ITALIANA”.
Rivedendo alla TV un vecchio film di Aldo Fabrizi e
Nino Taranto, è affiorata la riflessione che,
nell’intreccio dell’indimenticabile “commedia
all’italiana”, qualsiasi diatriba verbale o scontro
caratteriale o qualsiasi
paradossale contrasto (anche i più accesi e turbolenti), quasi
sempre si concludevano con una svolta della vicenda che portava
al “lieto fine”.
Nella
“commedia” della politica nostrana (pur se anch’essa
parecchio “all’italiana”) non è facile, viceversa,
intravedere nei comportamenti dei logorroici, settari e
“inquadrati” esponenti dei numerosi partiti, alcuna ipotesi
di “lieto fine”.
Trovare qualche rara eccezione è come vincere un
terno al lotto e ciò sta a dimostrare che, in genere, tutto si
svolge in base ad un preciso “canovaccio” preconfezionato
dai vertici decisionali degli opposti schieramenti. Senza dire,
poi, che il livello intellettivo e culturale
dell’incomparabile “casta” lascia parecchio a desiderare,
a parte il rispetto per il “prossimo” e la carente
educazione etica.
All’orizzonte non s’intravede alcuna schiarita
e l’aggravarsi del fenomeno lascia prevedere, anzi, tempi
ancora più bui, forse forieri di preoccupanti conseguenze, pur
se la speranza, si dice, è l’ultima a morire ! |