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I piroscafi

Dal 1870 i piroscafi solcarono il Mediterraneo svolgendo servizio postale , ma anche merci e passeggeri, verso Grecia, Turchia e Russia. E allora la città si chiamava Castrogiovanni. Quei due battelli della flotta dei Florio chiamati “Enna” e “Piazza Armerina”. 
(*Sap*) Nel 1861 Vincenzo Florio, il più grande capitano d’ industria della Sicilia , fra le tante attività , costituisce la società “Piroscafi postali” per garantire i servizi postali , di merci e di passeggeri , nell’Italia meridionale, nella Grecia, nella Russia ed anche nella Turchia. Si trattava di navi che erano tra le più belle e, fra quelle che solcavano il Mediterraneo, in grado di competere con i più blasonati legni europei. 
Uno dei tanti piroscafi che i Florio acquisirono nella loro flotta , dopo l’ Unità d’Italia , portava il nome di “Enna”. Dal 1870, quindi, vi fu in giro per i mari del bacino del Mediterraneo : dal Tirreno all’Adriatico , dallo Ionio all’Egeo, un battello battezzato “Enna” .Lo apprendiamo dalle pagine dell’ultimo libro di Salvatore Requirez dal titolo “La Storia dei Florio”, presentato nei giorni scorsi al centro polifunzionale di via Dello Stadio. Nella sua monografia il Requirez racconta che i Florio in quegli anni , dopo l’unità d’Italia e dopo la morte di Vincenzo Florio avvenuta nel 1868 , succeduto il figlio Ignazio , “incrementarono il numero dei battelli (…) con altri nuovissimi vapori : il’ Simeto’, il’ Pachino’, il Li libeo’, il’Taormina’, il’Peloro’e, appunto ,l’Enna’, rilevati per compra dalla compagnia Trinacria che faceva capo all’imprenditore-armatore palermitano Pietro Tagliavia , che cedette anche la concessione governativa dei servizi postali con la Grecia , la Turchia e la Russia . E’singolare il fatto che quando avvenne il varo, oltre 140 anni fa, la nostra città si chiamasse Castrogiovanni già da oltre settecento anni , sin dalla conquista araba.
Ma qualcuno , ricordandosi dell’antico nome latino , battezzò quella nave “Enna”e non Castrogiovanni . Per qualche decennio , quindi , nei porti della Spagna , della Francia , dell’Africa mediterranea , della Turchia , della Grecia e della stessa Italia un bastimento della flotta Florio portò in auge il nome di questa nostra città , non rivierasca ma arroccata nel cuore della Sicilia . Stupisce , anche , come ho avuto modo di appurare con l’autore , che negli anni a cavallo tra l’Ottocento e il Novecento anche un altro vapore venne battezzato “Piazza Armerina “, battello che fece parte della già florida Compagnia di Navigazione dei Florio in quel fortunato periodo storico della marineria siciliana . Resta comunque insoddisfatta la curiosità di conoscere le motivazioni per cui i due importanti ed antichi centri dell’entroterra isolani, Enna e Piazza Armerina , siano stati scelti come nome di battesimo di due prestigiose navi della flotta Florio. 


SALVATORE PRESTI


 

 

 

 

 

 

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