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Due parole per dirvi di Vera Ambra :

“RE o REGINA ?”

 

Sono felice di avere partecipato, insieme ad un nutrito gruppo di Soci e amici della Associazione ETHOS - presenti quando occorre esternare, non solo a parole, la forza della integrazione e della sinergia - ad una particolare festa della cultura in onore di Vera Ambra, autrice di un appassionato, intrigante e, per molti versi, commovente libro autobiografico dedicato al grande dilemma che ha permeato la sua non facile esistenza: considerarsi RE o REGINA del suo mondo affettivo, familiare e sociale, fatto di ricordi, di problematiche esistenziali, di crescita intellettuale, di sofferti, pur se importanti e unanimi, riconoscimenti? 
E’ quasi superfluo sottolineare la piena riuscita della manifestazione che, ancora una volta, ha dimostrato quanto calore umano e quanta amicizia si raccolgono, in ogni occasione, attorno all’instancabile autrice di una così vasta collana di pubblicazioni e di iniziative culturali, frutto della sua fertile, attenta e toccante capacità poetica e narrativa, oltre che della non comune attitudine all’intrattenimento e della intensa carica interiore. 
Conosco Vera dal lontano 1992 quando ci incontrammo, casualmente, nel corso di una visita al Museo Archeologico “Paolo Orsi” di Siracusa. Da allora, specie nell’ultimo periodo, che va dal 2005 ad oggi, abbiamo fatto, in perfetta sintonia, tanta strada assieme, perseguendo, anche attraverso la consolidata vitalità delle Associazioni “AKKUARIA” ed “ETHOS”, l’ideale obiettivo della diffusione della cultura e della informazione, alla luce del concreto e unico significato di tali termini. Non certo per convenienza, per uso di facciata o per strumentalizzazione - magari speculativa -, come spesso avviene in tanti ambienti di comune conoscenza. 
Posso testimoniare, perciò, l’impareggiabile capacità organizzativa di Vera, sviluppatasi e affinatasi nell’ambito della poliedrica attività svolta dalla Associazione AKKUARIA di cui è Presidente. I risultati sono oltremodo evidenti ed è da sottolineare che essi sono strettamente collegati, oltre che alla sua intrinseca e naturale versatilità di scrittrice e poetessa, alla indiscutibile qualità di donna amante della cultura e di infaticabile tessitrice delle intricate trame che fanno capo e riferimento a quest’ultima.
Lei è riuscita in passato e riesce tuttora, mercé una inarrestabile quanto diuturna opera - che per molti versi è divenuta, frattanto, quasi una titanica fatica - a coinvolgere personaggi d’ogni taglia e valore, dalle giovani generazioni di artisti, poeti e scrittori, alle mature personalità di tanti autentici e affermati esponenti del variegato mondo culturale. La sua opera ha raggiunto, con incontestabile successo, ogni zona e località sia della nostra Sicilia che di parecchie Regioni d’Italia. Mostre, rassegne culturali, iniziative editoriali, hanno visto l’infaticabile Vera calcare palcoscenici, animare convegni, stimolare interventi, rilanciare la storia e le opere di illustri personaggi magari immeritatamente dimenticati o rimasti nell’ombra. Sarebbe ben poca cosa tributare il solito e formale plauso d’occasione. Vera merita ben altro e chi, per i più svariati motivi, ha la possibilità di starle vicino, come è accaduto e accade a me, non può non riconoscere e apprezzare appieno, col cuore e non con formali parole di circostanza, lo straordinario percorso di Vera Ambra, sicuramente destinata a lasciare, nel tempo, un’orma indelebile.
Sento il dovere di aggiungere, tuttavia, che gli sforzi di portare avanti sostanziali e apprezzabilissimi messaggi culturali non dovrebbero essere disgiunti da un impegno altrettanto importante che è quello di inserire nei programmi di ogni Organismo o Associazione, una incisiva, essenziale e vorrei dire vitale zona di attività dedicata ai problemi della società, delle comunità, della scuola, della ecologia, dell’ambiente, della economia. Senza trascurare di porre l’attenzione, magari in chiave critica, nei riguardi della politica in generale, pur evitando partigianerie o riferimenti a specifici schieramenti, con il fine di informare, chiarire e dibattere quei lati oscuri o nebulosi che sia i partiti (per ovvi motivi elettorali) che i mass-media (per motivi di opportunismo, di partigianeria o di guadagno) tendono spesso a travisare, confondendo le coscienze delle masse.
Noi come Associazione ETHOS, nel nostro piccolo, l’abbiamo sempre fatto, lo facciamo e continueremo a farlo, sperando di ottenere sempre più incisivi risultati. Ecco perché invitiamo coloro i quali credono nelle sane finalità della cultura - intesa come formazione dell’individuo e non come vacue enunciazioni dottrinarie, filosofiche o pseudo scientifiche che, spesso e volentieri, lasciano, come suole dirsi, il tempo che trovano -, ad aiutarci in questa improba opera, fornendoci l’ausilio di una fattiva partecipazione, della costruttiva collaborazione, degli utili consigli. 
Solo operando in tal maniera è possibile sperare che si possa evitare che la Società scivoli verso il burrone dell’abbrutimento, della decadenza, della corruzione, del disinteresse verso la cosa pubblica, della superficialità verso gli inderogabili canoni fondamentali di una vera libertà. Solo in tal modo, altresì, potrà essere possibile combattere ogni forma di abuso o di prevaricazione da parte di chi, per sete di potere o per altre poco edificanti motivazioni, opera in senso contrario e mina i valori essenziali e irrinunciabili della sana convivenza civile. 


Acireale, 20 marzo 2010 

A. Lucchese

 

 

 

 

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