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Chi siamo...


L’Associazione Socio Culturale ETHOS nasce in Viagrande, nel novembre del 1998 (con atto registrato in data 17/11/1998), per iniziativa dell’attuale Presidente Augusto Lucchese e di un gruppo di amici in parte poi divenuti, oltre che Soci, lo “zoccolo duro” dell’Associazione, fra cui Marcella Stazzone, Paolo Turiano, Maria Carmela Liggeri, Maria Liotta, Gaetano Longo, Ettore Motta. All’inizio della propria attività, l'Associazione disponeva di un funzionale locale ubicato in Piazza San Mauro di Viagrande che, arredato con cura e razionalità per renderlo il più accogliente possibile, era in grado di ospitare riunioni culturali e sociali, attività e serate ricreative, ricorrenze. Nel 2003, per motivi inerenti gli elevati costi di gestione e manutenzione del locale, non fu più possibile sostenere il relativo consistente onere e si dovette rinunciare, quindi, a fruire della struttura. L’attività della Associazione, però, non si è fermata e, anzi, sotto parecchi aspetti, s'è perfezionata e sviluppata mantenendo alto l'acquisito prestigio. Per il prosieguo dell’attività s'è scelto di usufruire, di volta in volta, di locali messi gratuitamente a disposizione dal Comune, da altri Enti o da privati. Fatta questa premessa, è opportuno rimandare il lettore alla rubrica "programmi" ove alla voce "attività svolta" è rassegnato, seppure in maniera sintetica, il quadro generale delle conferenze, mostre, rassegne, serate ricreative, gite, realizzate nel corso degli anni.

 


PRESENTAZIONE

Due parole per dirvi di ETHOS 


di Maria Carmela Liggieri


Lo spirito associazionistico e solidaristico che ha portato alla costituzione della Associazione Socio Culturale “Ethos”, stimola e induce a qualche riflessione, e come sottolineatura e come auspicio, circa le direttrici che vivificano e sollecitano l’aggregazione e la cooperazione di persone che si ritrovavano accomunate e sostenute da ideali e valori che rispondono ad un impellente domanda di socialità e stabilità.
E certamente, intanto, “Ethos” significa tutto questo. Ne è un caso che fra le molte emergenze inconsce sulla scelta di una denominazione si sia acclarata proprio questa, che s’impone appunto come domanda e, al tempo stesso, come risposta a ideali e a valori fortemente sentiti, come quelli che più resistono alle “inondazioni ideologiche” del nostro tempo.
“Ethos” deriva dal greco e significa costume, che il latino a sua volta definisce “mos”, donde la scaturigine italiana di morale che è un insieme di precetti, di regole, di valori, di principi (un principio è un valore di per se) un “habitus”, un modo di essere, un criterio di discernimento. Una modalità o categoria dell’Essere che, in ultima analisi, dovrebbe andare a caratterizzare l’”habitus” del cosiddetto “uomo civilizzato” che si costuma e si veste di “ethos” allorché esce dallo stato di natura (selvaggio e solitario) ed entra in quello civile e comunitario ove vive ed opera nel riconoscimento della presenza dell’altro, nel rispetto assoluto della libertà del medesimo.Etica infine è addirittura una parte, una branca, della filosofia (ma in questo argomento non è il caso di addentrarsi data la esiguità dello spazio). Il fatto è, purtroppo, che, oggi come oggi, la bontà del principio pluralistico, fatto proprio dalla nostra società, è stata stravolta in fenomenologia relativistica per cui l’uomo moderno o post-moderno si è dato un’etica, come del resto una politica, una religione, una filosofia, a propria immagine e somiglianza e, quel che è peggio, ogni uomo si è costruito una assiologia a proprio uso e consumo.Pertanto viviamo nella babele più assoluta, nelle congerie più varie di costumanze e modi di essere che hanno quale comune denominatore la confusione, l’egoismo, il disordine e il vuoto di riferimenti, di valori assoluti e di certezze ideali. E così l’epifenomeno del pluralismo e del principio democratico, egualitario e liberale che informa una seria collettività, è un pericoloso e nefasto individualismo egoistico che sfugge ad ogni regola comunionale e ad ogni assoluto, qualificante e costruttivo aspetto del soggetto-persona. In ultima analisi, ognuno fa quello che vuole, senza minimamente domandarsi se quel che fa, dice, pensa, è giusto o sbagliato, bene o male.E allora ogni tanto giunge puntuale e nasce un richiamo, un riconoscimento, quasi un di grido d’incitamento...: “Ethos”!Vogliamo “ripensarci” ? Vogliamo “riproporci” ? 
Riproporre, se non altro, il piccolo anelito di un ristretto gruppo che si ritrova spontaneamente collegato da un’interazione culturale, amatoriale, ricreativa, etica...?  Una lettura di quotidianità sotto forma di sereno interrogativo e piacevole convivialità, che si trasformi in rappresentazioni di temi e problemi cari al “particolare” territoriale e locale, e inerenti al generale sociale e politico.Un gruppo che agisce su questo terreno e senz’altro benemerito nell’avviarsi a tradurre nella concreta incisività e operatività, istanze reali e preminenti, coniugabili all’aspetto etico del quotidiano. Un vivo augurio alla neonata “coalizione” che si è già incontrata nei programmi e che ora si misura e confronta al banco di prova delle idee! Non senza tenere presente che la prima forma di etica è quella della responsabilità, della solidarietà, della comprensione, della tolleranza che si allena e sviluppa nella palestra dell’associazionismo volontario per poi crescere e informare il vero e proprio “insieme”, quello sociale, civile e politico.

 

Maria Carmela Liggieri

 

 

 

Ass. Socio-Cult. «ETHOS - VIAGRANDE»  Via Lavina, 368 – 95025 Aci Sant’Antonio
Presidente Augusto Lucchese
Tel. - Fax: 095-790.11.80 - Cell.: 340-251.39.36 - e-mail: augustolucchese@virgilio.it