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Aspetti controversi dell’invasione della Sicilia

 

Credo sia opportuno una rettifica sul conto del Sergente H. West, resosi protagonista del massacro di 35 italiani (avieri ed artiglieri) e 2 tedeschi presi prigionieri e arresisi il 14 luglio 1943 nel corso della presa dell'aeroporto di Santo Pietro (Biscari per gli americani).
Avete pubblicato sul web (Aspetti controversi dell’invasione della Sicilia) che West, condannato all'ergastolo da una sentenza della corte marziale, costituita subito dopo i fatti, e successivamente indegnamente liberato, morì in Normandia. 
Non è così.
West non partecipò a nessun'altra azione nel corso del conflitto e morì a casa sua all'età di 85 anni nel 1994.

Mio padre, l'aviere GIANNOLA GIUSEPPE (classe 1917) era uno dei 38 uomini che furono fatti schierare su due file su cui West aprì il fuoco massacrandoli. L'unico miracolosamente sopravvissuto anche a due successivi tentativi di omicidio. La sua incredibile storia è stata raccontata nelle pagine del Corriere della Sera da Gianluca Di Feo e recentemente riproposta nel libro Uccidi gli italiani scritto da Andrea Augello.

Nello scorso mese di settembre, su proposta del Presidente della Camera, è stato ricevuto al Quirinale dal Consigliere Militare del Presidente Napolitano, Generale Mosca Moschini. In quell'incontro mio padre ha voluto consegnare al Capo dello Stato una lettera appello affinché sia individuato il luogo ove furono seppelliti i corpi dei suoi commilitoni per ricordarli con un sacrario e cancellare i loro nomi dall'elenco dei dispersi o, peggio ancora, dei disertori.

Certo che vorrete intervenire per una rettifica, vogliate gradire distinti saluti.


Riccardo Giannola 

 

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