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LUCIO DALLA
 


E’ superfluo dilungarsi nel palare di Lucio Dalla (Bologna 4 marzo 1943) (Montreux – 1 marzo 2012. Basta dire che è stato uno dei più importanti, influenti e innovativi cantautori italiani di sempre, con alle spalle una carriera di oltre cinquant'anni. La sua copiosa produzione artistica ha attraversato numerose fasi sfiorando i confini dell’alta poesia e della lirica. Tutti sanno quanto sia conosciuto e apprezzato anche all'estero ove alcune delle sue canzoni sono state tradotte e portate al successo in numerose lingue. Inizia la sua ascesa con il Festival di Sanremo del 1971 ove l’indimenticabile pur se contestato brano “4 marzo 1943” (Gesùbambino) gli vale il terzo posto assoluto. Il testo originario, prima di essere censurato e modificato, è parecchio provocatorio: "giocava alla Madonna con il bimbo da fasciare" e "ancora adesso, mentre bestemmio e bevo vino..., per i ladri e le puttane sono Gesù Bambino". La canzone fu poi interpretata dalla cantante Dalida e portata al successo oltreoceano da Chico Buarque de Hollanda che l’aveva memorizzata a orecchio. “Gliela cantai in un ristorante”, ricorda il musicista, ”a Campo de’ Fiori”, e lui si mise a piangere a dirotto. Il brano ottenne un successo notevole oltre che la permanenza per quindici settimane in hit parade”. Dalla, in proposito, dirà: “…ebbi subito la sensazione di aver fatto qualcosa di veramente grosso, mi commuovevo e per due anni mi sono sempre commosso ogni volta che la cantavo”.
Non sarebbe cosa da poco riuscire ad elencare le sue 55 “raccolte” e, tanto meno, i titoli dei moltissimi brani composti. E’ sufficiente segnalarne alcuni. Oltre alla citata “4 marzo 43” molto successo ebbero le canzoni “Attenti al lupo”, “ Telefonami tra vent'anni” - sarcastico brano contro l'ossessione telematica -, “CARUSO” (disco di platino e Targa Tenco come miglior canzone dell'anno) che regalerà al cantautore emiliano un unanime riconoscimento. Quest’ultima canzone vendette quasi 9 milioni di copie ed è considerata, ancora oggi, un classico della musica italiana. E’ stata interpretata da numerosi artisti fra cui Luciano Pavarotti , Julio Iglesias, Andrea Bocelli. Nel giugno del 1988 arriva una nuova esperienza, “Vita”, ed è subito un successo con un milione di copie vendute. All'inizio la canzone s’intitolava “Angeli sporchi” e venne diffusa mediante un lungo tour che si concluse al Teatro Greco di Siracusa, in diretta televisiva RAI. Senza dire ancora dei memorabili successi di “Piazza Grande”, “Nuvolari”, “Questo è amore”,”Ma come fanno i marinai”, “Come è profondo il mare”, “Il cielo”, “Henna” e tanti altri dei 581 motivi creati dalla sua impareggiabile e inesauribile vena di artista, di cantautore e di poeta.
Nel 1993, Lucio Dalla riceve il Premio Montale e, nell'occasione ha modo di incontrare la poetessa Alda Merini con cui stringerà una forte amicizia e che gli dedicherà una bellissima poesia.
Lucio Dalla muore la mattina del 1º marzo 2012, stroncato da un infarto all'età di 68 anni, all'hotel Ritz di Montreux. I primi a darne la notizia furono i frati della Basilica di San Francesco d’Assisi, ben 23 minuti prima dei lanci d'agenzia, esattamente alle 12 e10.
Il grande Lucio può essere ricordato in tanti modi, per tanti riferimenti , per il valore artistico dei suoi componimenti, per il profondo significato dei suoi versi, per i sentimenti che riusciva a fare emergere dalle note della sua musica. A me basta e avanza ricordarlo attraverso una sua poco conosciuta ma stupenda canzone che nel riascoltarla è sempre fonte, almeno per il sottoscritto come del resto per tanti altri, di un profondo senso di benessere interiore e di godimento spirituale oltre che musicale. Volendo, potrete ascoltarla pure voi cliccando sul titolo “Prima dammi un bacio”.
Luau


 

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