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  Rubrica Riceviamo e pubblichiamo



Da:
Rosario Amico Roxas - RAR
25 febbraio 2015


“ ……….  ……….”


Compro tutto …



Berlusconi annuncia di voler comprare le torri di trasmissione della Rai, per la modica cifra di 1,22 miliardi, nell’interesse e per conto di Mediaset, diventando il solo possessore di oltre 5000 antenne che, in breve tempo, dovrebbero generare utili miliardari (che sia il compenso pattuito con Renzi per lo “sgarbo” di avere fatto eleggere Sergio Mattarella alla Presidenza della Repubblica ?).
Inoltre, lancia un’OPA (offerta Pubblica di Acquisto) su RCS libri, per conto della Mondadori, che farebbe diventare l’azienda gestita da Marina Berlusconi, la sola azienda in grado di condizionare fortemente l’andazzo culturale nazionale. Due ipotesi che renderebbero il gruppo Berlusconi monopolista, in tutte le forme, di condizionamento culturale e mediatico. Ma c’è una serie di contraddizioni che vanno valutate con molta attenzione.
La prima ipotesi riguarda la vendita di una consistente quota di Mediaset, azienda ridotta al lumicino, già salvata dal fallimento con la legge Gasparri e, successivamente, con la partecipazione alle guerre di Bush in Iraq, quando ignoti “finanziatori” americani pensarono bene di investire, proprio in Mediaset, sull’orlo del fallimento, 6,5 miliardi di dollari, non avendo trovato in giro per il pianeta altre forme di investimento meno aleatorie. Il gruppo di Berlusconi si barcamena tra l’ipotesi di portare i registri in Tribunale per sancire un fallimento e i programmi di acquisti per somme di cui, ufficialmente, non dovrebbe avere la disponibilità.
L’ipotetico è d’obbligo, conoscendo le manovre di cui è capace per evadere il fisco e accumulare capitali all’estero, che vorrebbe far rientrare, ma senza pagare il dovuto e senza far sapere in giro le sue manovre, perchè non gli restituirebbero la credibilità che, ormai , ha perduto.
La seconda ipotesi riguarda la vendita del Milan, che chiarisce parecchie cosette; circola, ad arte o in verità, che ci sarebbe un’offerta di un miliardo di euro, da parte di finanzieri stranieri e poco noti. L’intero volume azionario del Milan non supera i 200 milioni, per arrivare alla cifra messa in circolazione, mancano ben 800 milioni.
Cosa c’è sotto ? O meglio, cosa potrebbe esserci sotto ?
Un acquirente di comodo potrebbe anche versare i 200 milioni del valore reale, mentre i restanti 800 milioni potrebbero rappresentare un gioco delle tre carte per far rientrare la medesima somma da una delle banche svizzere che custodisce il malloppo ben nascosto al fisco italiano. Sarebbe il montante sufficiente per organizzare l’acquisto sia delle torri della RAI che di RCS libri, anche se dovesse spremere altri conti esteri prima che scattino gli accordi di
trasparenza con l’Italia.
Intanto un suo primo risultato lo ha ottenuto: Mediaset e Mediolanum stanno guadagnando negli indici di borsa, basandosi esclusivamente sulle dichiarazioni ufficiali con le quali Berlusconi “compra tutto”.
C’è da attendersi una ulteriore manovra su Mediolanum, dove già Renzi ha messo avanti ipotesi di agevolazioni idonee a salvare la banca di Berlusconi e quelle di Verdini.

Rosario Amico Roxas

 

 

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